Tra tutte le tappe del nostro itinerario in Giappone, Kyoto ci ha conquistato con una grazia ineguagliabile. Questa città, un tempo capitale imperiale, custodisce il cuore pulsante della tradizione giapponese, dove da ogni strada, tempio e giardino sembra che debba uscire un antico samurai da un momento all’altro. O una Geisha, di quelle ce ne sono davvero moltissime ancora ai giorni d’oggi. Kyoto non è solo un luogo da visitare, ma un’esperienza da vivere.
Le sue atmosfere intime, i profumi del tè matcha che si mescolano alla fragranza del legno antico, e la spiritualità che permea ogni angolo, dai magnifici templi zen ai silenziosi santuari shintoisti, ci hanno fatto sentire accolti. Kyoto non si impone, ma invita: con i suoi giardini di pietra che insegnano la pazienza, con le lanterne che illuminano le serate placide e con i suoi colori, che mutano con le stagioni e con le emozioni di chi la attraversa.
In questo itinerario di quattro giorni, vi porteremo alla scoperta dei luoghi e delle esperienze che hanno reso Kyoto la nostra città preferita.
Se vuoi sapere come muoverti o dove dormire leggi l’articolo sul nostro Itinerario in Giappone e non perderti l’articolo sui nostri Consigli Pratici di Viaggio.
Giorno 1: Higashiyama
Cominciamo l’esplorazione di Kyoto da Higashiyama e i suoi magnifici templi. Il quartiere può essere visitato a piedi in un giorno grazie ai tanti sentieri pedonali, giardini e ampi parchi intorno ai templi.
La nostra giornata inizia dal Ginkaku-Ji, conosciuto come il “Padiglione d’Argento”. Appena varcato l’ingresso del complesso ci troviamo immersi in un’oasi circondati da un immancabile laghetto, spessi tappeti di muschio e boschetti di bambù, l’architettura è in stile giapponese. Spicca il contrasto tra il verde intenso dei muschi e la sabbia bianca del giardino zen. Passeggiamo lungo il sentiero che si snoda intorno al laghetto.
Lasciamo il Ginkaku-Ji e percorriamo il Sentiero del Filosofo (Tetsugaku-no-Michi). È una passeggiata molto caratteristica: il sentiero corre accanto a un canale tranquillo e i rami degli alberi ci offrono una leggera ombra. L’atmosfera qui è veramente rilassante.
Facciamo una breve deviazione per visitare l’Honen-in, un piccolo tempio nascosto tra gli alberi. I cancelli d’ingresso coperti di muschio ci accolgono in un ambiente silenzioso e intimo.
Proseguendo lungo il Sentiero del Filosofo, arriviamo all’Eikan-dō, famoso per i suoi splendidi aceri. Camminiamo tra i padiglioni, ammirando i colori e ci stupisce sempre la cura dei giardini in questi templi. La statua del Buddha rivolto di lato ci affascina. Salendo fino alla pagoda, riusciamo ad avere uno scorcio su Kyoto dall’alto.
Il nostro percorso ci porta poi al Nanzen-ji, uno dei complessi templari più importanti della città. Attraversiamo il portale Sanmon e ci addentriamo fino all’acquedotto in mattoni, un’opera enorme che sembra teletrasportata lì da un altro luogo e tempo.
Raggiungiamo lo Shoren-in, un tempio più piccolo e meno conosciuto, ma incredibilmente affascinante. Qui ci godiamo la vista del giardino immerso in alberi di canfora secolari.
A pochi passi si trova il Chion-in, un insieme di imponenti edifici e ampi cortili, che funge da sede principale della scuola buddhista Jōdo. Il gigantesco portale Sanmon è uno dei più belli, ci lascia senza fiato.
Ci dirigiamo al Kōdai-ji, un tempio Zen che combina architettura raffinata e giardini straordinari. Passeggiamo tra le case da tè, osservando i riflessi sugli stagni e i sentieri ombreggiati dai pini. Questo templio è un esempio perfetto di equilibrio tra natura e creazione umana in pieno stile giapponese.
Da qui ci addentriamo nei vicoli storici di Higashiyama. Le strade acciottolate, le botteghe artigianali e le case in legno ci mostrano il volto antico di Kyoto, ci sembra di viaggiare indietro nel tempo. Camminando lungo le storiche vie di Ninenzaka e Sannenzaka, ci perdiamo tra negozi tradizionali, case da tè e piccole boutique. Ogni angolo sembra uscita da una cartolina… e Paolino vorrebbe comprare di tutto, una Katana soprattutto!
Risaliamo la collina e ci ritroviamo di fronte al magnifico Kiyomizu-dera, uno dei templi più celebri di Kyoto. Salendo alla terrazza della sala principale ammiriamo la vista mozzafiato su Kyoto, con le montagne di Higashiyama sullo sfondo.
Concludiamo la giornata nel suggestivo quartiere di Gion, famoso per le sue strade illuminate dalle lanterne. Ci fermiamo in un izakaya per una cena tradizionale e un bicchiere di sakè (magari qualcuno in più), brindando alla bellezza senza tempo di Kyoto.
Giorno 2: Centro
Oggi avremmo dovuto trascorrere la giornata immersi nella natura, esplorando i villaggi di Kurama e Kibune, ma la pioggia incessante ha causato un blocco dei treni che ci ha costretto a cambiare i piani. Anche se inizialmente eravamo un po’ delusi, abbiamo deciso di dedicarci ad un itinerario alternativo in città. Seppur alcune delle tappe non sono “imperdibili” Kyoto ci ha saputo sorprendere anche sotto la pioggia.
Iniziamo la nostra esplorazione dalla Teramachi Kyogoku Shopping Arcade, essendo tutta al coperto è perfetta per una giornata di pioggia. Questa è un’area vivace piena di negozi, gallerie d’arte e templi nascosti tra le stradine coperte. Nonostante il tempo grigio, l’atmosfera qui è viva. Passeggiamo con calma, curiosando tra gli oggetti di artigianato locale e i negozi di antichità.
Proseguiamo verso il Nishiki Market, conosciuto dalla gente del posto come Kyoto no daidokoro (‘la cucina di Kyoto’), il cuore gastronomico della città. È un’esplosione di profumi e colori, e non possiamo resistere alla tentazione di assaggiare alcune delle specialità locali. Ci fermiamo per un onigiri appena fatto, gustiamo spiedini di pesce grigliato e proviamo dei dolcetti di mochi ripieni. Camminare tra le bancarelle, osservare i venditori intenti nel loro lavoro e ascoltare il chiacchiericcio delle persone ci fa sentire felici, anche in una giornata di pioggia.
Ci spostiamo al Castello Nijō, un capolavoro di architettura storica. Attraversiamo i suoi giardini, che hanno un fascino particolare anche sotto la pioggia e il cielo grigio, e ci avventuriamo all’interno del castello. Togliamo le scarpe e camminiamo sui famosi pavimenti usignolo, che scricchiolano dolcemente sotto i nostri passi. Le decorazioni dorate e i dipinti delle pareti sono un ricordo della potenza dello shogunato Tokugawa, e ci perdiamo a immaginare come doveva essere la vita qui secoli fa, chi ha percorso quei corridoi prima di noi.
Dopo il castello, ci dirigiamo al piccolo ma suggestivo Shinsenen Temple. L’atmosfera qui è particolarmente intima (è fuori dai giri turistici classici), con il laghetto centrale circondato da alberi gocciolanti e il profilo delle pagode che si riflette nell’acqua increspata dalla pioggia. Paolo rischia di farsi assalire da un gruppo di papere a piede libero ma riesce a scampare il pericolo!
Facciamo pausa alla Stazione di Kyoto, con la sua architettura moderna, è un contrasto affascinante rispetto alla storia e alla tradizione che abbiamo vissuto in città. All’interno c’è un mondo: nella stazione si trovano anche un Hotel, tre centri commerciali, ristoranti, negozi e centri informazioni. Le stazioni giapponesi possono essere un punto di riferimento per lo shopping ma soprattutto per mangiare e noi ci fermiamo a mangiare una delle wagyu più buone assaggiate in Giappone.
Saliamo infine sulla Kyoto Tower, un’attrazione iconica che svetta nel cuore del centro di Kyoto. Con la sua vista panoramica sulla città, è la costruzione più alta e offre, dalla piattaforma di osservazione a 100 metri di altezza, una prospettiva unica sui luoghi più celebri della città.
Giorno 3: Arashiyama
Oggi esploriamo Arashiyama, una delle zone più affascinanti della città, dove natura e spiritualità si intrecciano in un mosaico di templi, foreste e tradizione.
Iniziamo la nostra giornata dalla famoso Foresta di Bamboo di Arashiyama. Camminando tra i fitti e altissimi bambù, ci sentiamo avvolti in una atmosfera surreale. Questa località è una delle più turistiche del Giappone, ma secondo noi ne vale comunque la pena, la sua fama è meritata!
Proseguendo lungo il sentiero, raggiungiamo il Tenryū-ji, un tempio Zen patrimonio dell’UNESCO, e il giardino ci lascia senza parole. Passeggiamo lentamente, osservando gli alberi riflettersi nello stagno e godendoci l’armonia del paesaggio. La leggera pioggia e le tipiche campane del tempio creano un’atmosfera veramente surreale.
Attraversiamo di nuovo la foresta di bambù e ci dirigiamo verso il Jojakko-ji, un tempio nascosto tra gli aceri e i pini. Composto da una ripida scalinata che parte dal Niomon dal tetto di paglia e conduce all’atrio principale del tempio, il Myokendo. La pagoda Tahoto offre una vista spettacolare della città di Kyoto.
Poco distante, il Nisonin Temple, famoso per i suoi giardini e i sentieri incorniciati da aceri e ciliegi, ci accoglie con la sua semplicità. All’interno è custodita la Campana della Felicità, Belfry, realizzata in occasione dei 1200 anni dalla nascita del tempio. La suono 3 volte, spero sia di buon auspicio!
La nostra tappa successiva è il Tempio di Gjō-ji, un piccolo gioiello nascosto che ci regala uno spettacolo unico: il suo giardino di muschio, ombreggiato dagli alberi, sembra una tela verde dipinta con cura. Troviamo dei monaci forniti di pinzetta che “puliscono” il manto verde di muschio da erba e foglie, pazzesco!
Tappe aggiuntive: Per chi ha più tempo poco più avanti si trova l’Adashino Nenbutsuji Temple, un luogo carico di spiritualità e memoria. Le migliaia di piccole statue in pietra, erette in memoria dei defunti, creano un’atmosfera toccante. Anche l’Otagi Nenbutsu-ji con le statue in pietra raffiguranti rakan, i discepoli del Buddha, con le loro espressioni uniche e spesso buffe, merita di certo una visita.
Torniamo verso il Togetsu-kyo Bridge, il simbolo di Arashiyama, che attraversiamo ammirando il panorama fluviale e le montagne circostanti. L’aria fresca ci rinvigorisce prima di affrontare una ripida salita, di circa 30 minuti, fino al Monkey Park Iwatayama. Una volta in cima, incontriamo le simpatiche scimmiette che popolano il parco e ci innamoriamo della loro festosità. Io faccio amicizia con la più piccola delle scimmiette che si appoggia sul mio piede, amore puro! Inoltre da quassù si gode di una vista spettacolare su Kyoto: un momento che ci riempie di meraviglia.
Torniamo verso il centro e concludiamo la giornata nel quartiere di Ponto-chō, dove la magia di Kyoto si accende sotto le luci delle lanterne. Passeggiamo lungo le strette vie, tra ristoranti tradizionali e case in legno, lasciandoci avvolgere dall’atmosfera elegante.
Giorno 4: Fushimi Inari
L’ultimo giorno a Kyoto, ma siamo pronti a vivere ancora una giornata intensa prima di spostarci a Osaka. Decidiamo di dedicare questa giornata a tre luoghi emblematici, che riassumono la spiritualità, l’arte e la storia di Kyoto.
Iniziamo con il Santuario di Fushimi Inari-taisha, un luogo iconico che ci accoglie con i suoi infiniti torii vermiglio. Camminiamo lungo il sentiero che si snoda s mou per la montagna, immersi in un’atmosfera mistica. I torii si susseguono come un tunnel senza fine, e ogni passo ci porta lontani dal mondo moderno più su sulla montagna. Paolino mi maledice ad ogni gradino ma ne vale la pena assolutamente, si tratta di uno dei siti più incredibili e memorabili di tutta Kyoto.
Da lì ci spostiamo verso il Tofuku-ji, un magnifico tempio Zen famoso per i suoi giardini e il suggestivo ponte Tsutenkyo. Passeggiamo lungo i sentieri ammirando l’armonia tra la natura e l’architettura, con gli aceri che incorniciano il paesaggio in un tripudio di colori.
La nostra ultima tappa a Kyoto è il Sanjūsangen-dō, un luogo che ci lascia senza fiato per la sua unicità. Entrando nella lunga sala, rimaniamo incantati davanti alle mille statue dorate di Kannon, la dea della misericordia. Ogni statua sembra avere una propria personalità, un proprio volto e ci perdiamo nei dettagli che rendono questo posto così affascinante. Camminiamo lentamente, avvolti dalla luce soffusa e dal profumo antico del legno, sentendoci piccoli di fronte a tanta grandezza.
Last Updated on 30 Gennaio 2025