Quando penso ad un tour estivo, quasi per deformazione d’origine, il primo pensiero è “mare”. E con questo non mi riferisco alla vita da spiaggia (a causa della mia carnagione e della mia iperattività non mi si addice molto, Paolino invidia chi ci riesce!) quanto più all’idea dell’aria di mare, della vista del mare, del suo rumore di sottofondo.
Il secondo pensiero è “scoperta”. Nei nostri viaggi ci piace conoscere profondamente le terre che visitiamo, esplorando il più possibile quello che un nuovo posto ha da offrirci, godendo al massimo di ogni forma di scoperta, che sia essa una spiaggia, un sito, un villaggio o un percorso naturalistico.
Se c’è una terra che racchiude tutto questo è la Grecia! Quindi mappa alla mano abbiamo scelto la combo di due isole del Dodecaneso, forse meno turistiche delle sorelle più famose (mica poi tanto però), ma piene di bellezza, natura e storia: Rodi e Kos.
In questo primo articolo vi raccontiamo di Rodi, isola del Colosso – una delle sette meraviglie del mondo classico – è la più grande isola del Dodecaneso, a soli 17 km dalle coste turche. Visitare Rodi significa coniugare mare cristallino, natura selvaggia e incontaminata e storia antica e affascinante che passa attraverso la scoperta della Scuola Archeologica Italiana di Atene.
- Itinerario in pillole
- Rodi
- Giorno 1: Jacob’s canyon, Castello di Monolithos e Prasonisi Beach
- Giorno 2: Sito Archeologico di Kamiros, Kopria Beach e Castello di Kritinia
- Giorno 3: Cape Archangelos Beach, Red Sand Beach, Agathi Beach e Feraklos Castle
- Giorno 4: Acropoli di Lindo, Paralia Agios Pavlos e Antony Quinn Bay
- Giorno 5: Epta Piges, Tsambika Beach e Church of the Virgin Mary Tsambika
- Giorno 6: Valle delle farfalle, Terme Kallithea e Kallithea Beach
- Giorno 7: Rodi (Città vecchia, Porto di Mandraki, Monte Smith e Acropoli di Rodi)
- Giorno 8: Symi
Itinerario in pillole
Il nostro viaggio è durato 15 giorni, non considerando il giorno dell’arrivo a Rodi (tardo pomeriggio) e della partenza da Kos (in mattinata).
Abbiamo dedicato a Rodi 8 giorni, percorrendo 570 km su e giù per l’isola con base a Lindos per 4 giorni e Rodi città per i restanti 4. Abbiamo potuto apprezzare alcune delle spiagge più belle dell’isola – Agios Pavlos Beach, Red Sand Beach, Kallithea Beach, Kopria Beach e la Antony Quinn Bay – e splendide oasi e siti naturali – Il Bosco delle Sette Sorgenti, La Valle delle Farfalle, Kallithea Thermae e Jacob’s Canyon – con un occhio alle bellezze archeologiche che immancabili ci sorprendono in Grecia – Acropoli di Lindos, Sito di Kamiros, Kritinia Castle, Feraklos Castle, Rodi Old Town e Monolithos Castle -. Abbiamo visitato Symi con una gita in giornata, spostandoci in nave con escursione alla spiaggia di St George; abbiamo prenotato un pacchetto organizzato ma ve lo sconsigliamo e vi spieghiamo dopo il perché;
TipsforTrips: Per spostarci da un’isola all’altra abbiamo usato il traghetto. In estate, ci sono fino a 3 traversate al giorno: il primo traghetto parte alle 08:00 e arriva verso le 10:20; l’ultimo traghetto è intorno alle 17:00 e raggiunge Kos alle 20:25.La rotta è gestita dalle compagnie Blue Star Ferries e Dodekanisos Seaways con traghetti convenzionali e ad alta velocità.
Sui traghetti è possibile imbarcare l’auto ma è necessario prenotare il biglietto a causa dei posti limitati, soprattutto in estate. Noi però abbiamo preferito noleggiare 2 auto separate così da risparmiare il costo del biglietto e abbiamo organizzato le tappe in modo da risparmiarci tre giorni di noleggio.
Rodi
Giorno 1: Jacob’s canyon, Castello di Monolithos e Prasonisi Beach
La prima giornata parte con la visita allo spettacolare Jacob’s Canyon, una stretta gola circondata da alte pareti rocciose stratificate e dai colori caldi e magnetici. La parte iniziale del percorso è alla portata di tutti, c’è da arrampicarsi sulle pareti o sulle rocce ma è abbastanza semplice anche per i non allenati. Il paesaggio intorno è bellissimo, è una tappa che merita di essere visitata.
TipsforTrips: Da qui si può cominciare un percorso di trekking ad anello lungo quasi 7 km. Il percorso inizia attraversando tutta la gola e prosegue lungo stretti sentieri tra una rigogliosa vegetazione e un bosco incantevole, fino a raggiungere la cima della montagna. dalla quale si gode di una vista mozzafiato sulle isole di Halki e Alimia emergenti dall’azzurro del Mar Egeo. Il trekking attraverso il canyon può risultare impegnativo a tratti, in alcuni momenti bisogna arrampicarsi su pareti molto esposte per procedere ma è senza dubbio uno dei percorsi più affascinanti e caratteristici dell’isola. La discesa dalla vetta è agevole e non richiede particolari attenzioni, permettendoti di goderti appieno il panorama straordinario.

Ci spostiamo al Monolithos Castle, una storica fortezza medievale costruita intorno al 1480 dai Cavalieri di San Giovanni come punto di osservazione dell’area sud occidentale dell’isola. E’ stato per lungo tempo un importante luogo di avvistamento e di difesa, tanto da essere sempre rimasto inespugnato. Oggi del Castello rimangono solo le rovine. La sua particolarità è la posizione, si trova infatti in cima ad una collina rocciosa che si affaccia sul Mar Egeo, raggiungibili a piedi grazie ad una scalinata di tagliata nella roccia. Dalla cima si gode di una vista panoramica spettacolare sulla costa occidentale di Rodi e sulle isole circostanti, tra cui Halki e Alimia. All’interno della fortezza Castello si trovavano due cappelle dedicate a San Giorgio e a San Pantaleo. Solo quest’ultima (Agios Panteleimon) è attualmente in piedi, visitabile e attrezzata al culto.

Prasonisi Beach è una spiaggia straordinaria situata all’estremità meridionale dell’isola. A renderla così unica è la sua geografia. La spiaggia è una lingua di terra sabbiosa sottile che si estende nel Mar Egeo e divide il mare in due parti: da un lato, le acque tranquille e poco profonde dell’Adriatico, e dall’altro, le onde più forti del Mar Egeo. Questa configurazione fa di Prasonisi un paradiso per gli amanti degli sport acquatici, in particolare per il windsurf e il kitesurf.

Prassonissi in greco significa Isola Verde perché nel periodo invernale le tempeste, i venti e la marea, coprono completamente la lingua di spiaggia che collega i due lembi di terra e fa si che si trasformi a tutti gli effetti da penisola ad isola. Decidiamo di fare una passeggiata sull’isola verde e arrivare fino al Faro di Prassonissi, eretto nel 1890 ed alto quattordici metri. Attraversata la lingua di sabbia bisogna proseguire per una strada sterrata per circa due chilometri: salendo fino a sopra il promontorio e riscendendo fino alla punta più esterna dove si trova il faro. La vista è davvero incantevole e sorprendente soprattutto al tramonto, e vi ripagherà della fatica.

Giorno 2: Sito Archeologico di Kamiros, Kopria Beach e Castello di Kritinia
Sveglia presto, attraversiamo il cuore dell’isola e ci spostiamo sulla costa opposta fino ad arrivare al sito Archeologico di Kamiros.
Kamiros era un’antica città dorica che fiorì tra il 7° e il 3° secolo a.C. Le rovine che si trovano oggi sul sito includono strade antiche, abitazioni, un tempio dedicato a Atena, un’acropoli e un sistema di approvvigionamento idrico ben conservato. Ciò che rende Kamiros unico è la sua pianificazione urbana avanzata per l’epoca, con case disposte su terrazze e una distribuzione dell’acqua sofisticata attraverso acquedotti. Il sito offre un’opportunità unica per immergersi nella storia dell’antica Grecia e comprendere come le persone vivevano e si organizzavano in questo periodo. Inoltre si gode di una vista panoramica spettacolare sulla costa e sul Mar Egeo.

Orario: tutti i giorni. Dalle 08:00 alle 19:40.
Per pranzo ci spostiamo a Kopria Beach. La spiaggia è racchiusa tra due scogliere bianchissime – dove si può anche passeggiare e fare qualche tuffo – che abbracciano il litorale formato da ciottoli e bagnata da un mare azzurro e cristallino, creando un contrasto sorprendente. L’atmosfera è tranquilla e rilassata perché non essendo molto conosciuta è praticamente frequentata solo dalla popolazione locale. E’ attrezzata con lettini ed ombrelloni completamente gratuiti ed una piccola taverna alle spalle dove dove poter mangiare e bere piatti semplici della classica cucina greca.

Nel tardo pomeriggio ci spostiamo ancora per l’ultima tappa della giornata, a circa 2 chilometri dalla spiaggia si trova il Kritinia Castle.
Il Kritinia Castle è un castello medievale che sorge maestoso sulla cima di una collina con vista panoramica sul Mar Egeo. Le sue possenti mura e le torri imponenti testimoniano la sua storia lunga e affascinante. Il castello venne costruito dai Cavalieri di San Giovanni durante il periodo medievale, e la sua posizione strategica lo rendeva un punto di difesa cruciale contro le incursioni nemiche. Oggi sono rimaste solo le rovine dell’antico castello ma intorno si può godere di una vista spettacolare sulla campagna circostante e sul mare. I castello è raggiungibile tramite un sentiero a gradoni per niente impegnativo. Alla sera viene illuminato rendendolo molto suggestivo ed avvolto da quell’alone di mistero tipico dei castelli. Il castello è sempre aperto.


Giorno 3: Cape Archangelos Beach, Red Sand Beach, Agathi Beach e Feraklos Castle
Oggi giornata dedicata alle spiagge, partiamo da Cape Archangelos Beach e la Red Sand Beach, due piccole calette segrete dai colori incredibili, vi lasceranno senza fiato!
La famosa delle “due sorelle” è la Red Sand Beach che però dicono essere raggiungibile solo in barca o in kyak poiché circondata da alte scogliere. Studiando bene la costa però abbiamo scoperto che un modo per raggiungerla via terra esiste ed è passando attraverso la Cape Archangelos Beach, la “sorella sconosciuta”. Il percorso per raggiungerle non è semplice ma nulla di impossibile se amate un po’ l’avventura!
Per arrivare a Cape Archangelos Beach basta seguire le indicazioni del navigatore che vi porterà fino alla strada sterrata che conduce al parcheggio della spiaggia, indicato su Google come “Parkplatz zum Strand”. L’ultimo tratto di strada è abbastanza dissestato quindi, non molto sicuri della prestazione della nostra macchina, ci siamo fermati in cima alla collina e proseguito a piedi. Dal parcheggio parte poi un piccolo sentiero sul bordo della scogliera, esposto ma non pericoloso che termina con una scalinata in pietra scavata nella roccia. Alla fine della scalinata si prosegue sulla destra e “scalando” qualche grande masso si arriva alla spiaggia.
Cape Archangelos Beach è circondata da alte pareti di roccia, la sabbia ha le sfumature del rosso, il mare è cristallino e i grandi alberi che orlano la spiaggia offrono riparo dal sole. Per me vince in assoluto il premio di spiaggia più bella di Rodi!

In tarda mattinata mattinata ci spostiamo alla Red Sand Beach. Non c’è un vero e proprio percorso per arrivarci, bisogna attraversare la costa rocciosa che separa le due calette. Il consiglio è di attraversarla puntando verso l’alto dove la costa è più ripida ma il percorso è più agevole, paragonabile ad un sentiero di montagna, per poi riscendere arrivati all’altra spiaggia. In basso ci sono solo scogli abbastanza alti che in alcuni casi non possono essere aggirati ma si devono scalare.
La Red Sand Beach è una piccolissima caletta di sabbia rosso acceso circondata da alte pareti rocciose ma non c’è nessuna vegetazione che offra riparo. Essendo più conosciuta è affollata da barche e gruppi in kayak durante tutto il giorno. Ci fermiamo il tempo necessario a riprendere fiato, giochiamo con le caprette che qui sono le padrone indiscusse e dopo una bella nuotata ritorniamo indietro.

TipsforTrips: entrambe le spiagge non sono attrezzate e non hanno punti di ristoro per cui è consigliato avere tantissima acqua e portarsi il pranzo al sacco. Per chi ama rilassarsi in spiaggia consiglio di trascorrere tutto il giorno nella Cape Archangelos Beach e fare solo una breve escursione alla Red Sand Beach. Da considerare inoltre che, essendo circondate da pareti molto alte a metà pomeriggio le spiagge rimangono totalmente all’ombra.
Ci spostiamo quindi ad Agathi Beach per concludere la giornata. Considerata da molti una delle più belle spiagge di Rodi – secondo noi un po’ eccessivo – vanta sabbia dorata e soffice, un mare cristallino dalle acque che degradano dolcemente. La spiaggia è attrezzata con comodi lettini e ombrelloni, oltre a locali molto carini dove poter bere qualcosa e mangiare pesce fresco direttamente sulla spiaggia. Raggiungere la spiaggia è molto semplice basta seguire le indicazioni stradali. All’arrivo ci si trova di fronte ad un un grande parcheggio gratuito e subito dopo la spiaggia incastonata in una particolarissima conca.
TipsforTrips: Per arrivare alla spiaggia NON seguite le indicazioni di google, nel tratto finale, che vi farà deviare dalla strada principale per una strada sterrata e dissestata con vegetazione molto stretta lungo i lati! La spiaggia è ben segnalata con cartelli e indicazioni, seguite quelle e arriverete dalla strada più agevole.

Ultima chicca della giornata è il Feraklos Castle. Questo imponente castello, costruito sul sito di un’antica Acropoli, ha una storia ricca. Inizialmente utilizzato dai pirati fu successivamente adattato alle esigenze dei Cavalieri di San Giovanni, che lo rinforzarono e lo trasformarono in una prigione. Nonostante rimangano solo i resti delle mura esterne e la struttura sia in stato di degrado – all’interno i rovi e gli arbusti hanno preso il sopravvento – la sua maestosità cattura l’attenzione da lontano, specialmente di notte quando le rovine sono suggestive e illuminate. Inoltre grazie alla sua posizione, arroccato su una collina rocciosa a 300 metri sopra il livello del mare, offre una vista spettacolare che domina sulla splendida spiaggia di Agathi e sul villaggio di Haraki. Raggiungere la cima del castello non è faticoso ma occorre prestare un po’ di attenzione poiché il percorso, poco segnalato, non è immediata visibile.

Giorno 4: Acropoli di Lindo, Paralia Agios Pavlos e Antony Quinn Bay
Ci svegliamo di buon mattino e ci dedichiamo alla scoperta di Lindos, prima tappa la meravigliosa Acropoli.
L’Acropoli di Lindos è situata su una collina a picco sul mare ad una altezza di 116 metri.
TipsforTrips: Per arrivare in cima ci sono due strade possibili. La prima parte dai vicoli del centro, è per lo più fatta di gradin ed è riparata da alberi. La strada circumnaviga la rupe e regala una vista mozzafiato sul paesino e la cala – la scegliamo all’andata -. La seconda è più esterna, lastricata ma esposta al sole ma è accompagnata da una splendida vista sul mare e su Agios Pavlos – la percorriamo al ritorno. Per la salita immancabili scarpe comode, acqua e un cappellino! Una volta arrivati in cima c’è comunque un chiosco ben rifornito di bevande fresche e snack.
Come in molto posti in Grecia, c’è la possibilità di raggiungere la cima in groppa ad un asinello ma noi abbiamo buone gambe e preferiamo risparmiargli questa fatica.
La particolarità del’Acropoli sono le numerose testimonianze archeologiche ritrovate nell’area. Non ci sono solo resti di epoca greca, ma anche monumenti risalenti al medioevo, come ad esempio il Castello dei Cavalieri di Rodi, realizzato nel XIV e poi restaurato nel corso dell’occupazione italiana, nella prima metà del XX secolo. Una chiesa di epoca bizantina arricchisce il complesso testimoniando i primi secoli del Cristianesimo, mentre una serie di colonne realizzate nel III secolo a.C. completano il quadro storico con frammenti del periodo ellenistico: si tratta infatti dei resti di un antico portico, o Stoà, risalente alla presenza greca sull’isola.

Orario: tutti i giorni. Dalle 08:00 alle 20:00.
Torniamo giù per i vicoli di Lindos, un piccolo paesino fatto di stretti vicoli – dove possono circolare solo pedoni – e basse case di un bianco accecante abbarbicate sulla rupe. Il tutto è circondato da una stupenda baia a nord e da una spiaggetta a sud. Passeggiare per questo villaggio suggestivo regala il sapore della Grecia antica. Per mantenere intatta questa atmosfera nessun cambiamento strutturale può essere apportato agli edifici di Lindos, molti dei quali risalgono al XV secolo. Il tratto distintivo del paese sono sicuramente le stupende taverne tipiche con tavolini allestiti sulle terrazze panoramiche che la sera si illuminano donando al paese una atmosfera magica. Da non perdere la Chiesa della Panagia, al centro del paese che conserva stupendi affreschi e icone del XVII secolo.

Dopo pranzo ci fermiamo ad ammirare la baia di Agios Pavlos. La baia è composta da due piccole spiagge circondate da alte rocce a formare una piscina, entrambe fatte di soffice sabbia dorata mista a ghiaia, acque limpide, trasparenti dal colore turchese e smeraldo. Sulla spiaggia si trova una bella cappella dedicata ad Agios Pavlos (San Paolo). Data la sua fama la spiaggia è sovraffollata e piena di barche, come ci aspettavamo, facciamo qualche foto e ci spostiamo alla prossima tappa.

Lasciamo Lindos e la sua meravigliosa bellezza che ci ha fatti innamorare, per i prossimi giorni faremo base a Rodi città.
Di strada ci fermiamo alla famosissima Antony Quinn Bay. La baia, originariamente chiamata Baia di Vagies, deve il suo attuale nome all’attore Anthony Quinn che rimase talmente folgorato dalla sua bellezza che decise di acquistarla e darle il suo nome. Quando nel 1990 la restituì all’isola, in suo onore, venne mantenuto il medesimo nome. La baia vanta uno dei paesaggi più belli dell’isola: il suo fondale di sabbia e rocce, il suo mare cristallino e gli alberi di pino che la incorniciano regalano alla uno scenario pittoresco! La spiaggia è molto piccola quindi il consiglio è di arrivare molto presto al mattina o, come abbiamo preferito noi, molto tardi nel pomeriggio. Alle sue spalle si trova un ristorante ottimo con una vista spettacolare della caletta che al chiarore di luna assume una luce magica.
Giorno 5: Epta Piges, Tsambika Beach e Church of the Virgin Mary Tsambika
Oggi ci dedichiamo ad una escursione nell’entroterra di Rodi. Epta Piges è un’oasi autentica, caratterizzata da sentieri ben curati, ponti di legno e passerelle dove vivono in libertà pavoni e vari uccelli selvatici. Le Sette Fonti, da cui prende il nome questa località, si trovano a poca distanza l’una dall’altra ma in estate sono veramente difficili da trovare. Queste si fondono in un unico fiume che scorre attraverso un tunnel incredibilmente stretto, sfociando infine in un lago creato da una diga nel 1931 dove l’acqua si trasforma in una bellissima cascata. L’attrazione più particolare è proprio questo tunnel sotterraneo, lungo 180 metri, che conduce dal fiume al lago. L’acqua all’interno del tunnel arriva alle caviglie e una volta entrati procediamo in fila indiana. N.B. Questo percorso non è adatto a chi soffre di claustrofobia, poiché è stretto e buio. Si può comunque raggiungere il laghetto seguendo un sentiero attraverso la foresta, godendosi una bella passeggiata nella natura. Nella parte più interna di Epta Piges, si trova una piccola taverna che offre specialità greche e locali.

Dopo pranzo ci spostiamo a Tsambika Beach, famosa per la sua sabbia dorata e le acque cristalline del Mar Egeo. Lungo la spiaggia, ci sono numerosi stabilimenti balneari e taverne tradizionali, ma la parte interessante è che qui si possono provare tantissimi sport acquatici. È da tantissimo tempo che volevamo – e con volevamo intendo volevo – fare parasailing e quindi decidiamo di provarci.
Siamo pronti, ci imbraghiamo e la barca accelera. Il paracadute si solleva gradualmente e ci porta via dalla barca, la sensazione di volare è indescrivibile. Ci troviamo sospesi in aria, sollevati dal vento. Dall’alto godiamo della più bella vista panoramica sulla costa, il mare sotto di noi e la brezza marina rendono l’esperienza magica. Io non smetto di sorridere un momento, la paralisi si impossessa di me!

Alla fine della giornata, quando l’aria è più fresca ci spostiamo sulla collina alle spalle della spiaggia dove si erge maestosa la Chiesa della Vergine Maria Tsambika, un importante luogo di pellegrinaggio e spiritualità sull’isola di Rodi. Per raggiungere la chiesa, percorriamo una ripida salita di circa 300 gradini. Una volta in cima, si può ammirare l’architettura tradizionale della chiesa, accanto a icone religiose e candele accese dai pellegrini. La quiete e la serenità dell’ambiente circostante la rendono un luogo ideale per la contemplazione e la preghiera. Inoltre dalla cima della collina si gode di una vista panoramica spettacolare sulla costa di Tsambika Beach e oltre.

La leggenda narra che “nel XVI secolo, un pastore con la moglie che non riuscivano ad avere figli, una sera videro un luccichio sopra il promontorio ed il fenomeno si ripeté per diversi giorni finché decisero insieme ad altri compaesani di andare a vedere cosa brillava durante la notte. Scalando il difficile sentiero roccioso scoprirono che la luce era il riflesso di una candela davanti ad un’Icona d’argento della Madonna. Decisero di portala in paese e presto il ritrovamento giunse fino all’isola di Cipro dove alcuni religiosi proclamarono che l’icona appartenesse a loro e che fosse stata rubata in qualche modo. Prontamente la popolazione di Rodi, restituì l’Icona Sacra ma dopo qualche tempo rividero la luce sul promontorio. Venne restituita all’Isola di Cipro per ben tre volte ma ogni volta ritornava a Rodi miracolosamente, e così alla fine si decise che evidentemente quello era il luogo in cui doveva restare e fu’ così costruita la Chiesa della Madonna che Riluce (Tsambika). Dopo qualche tempo, la moglie del pastore diede alla luce un bambino ed il miracolo si ripeté nel tempo per tutte quelle donne che non riuscendo ad avere figli si inerpicavano a piedi nudi fino alla Chiesa per chiedere la grazia alla Madonna. Come segno di riconoscenza per il miracolo a tutti i neonati venne dato il nome di Tsambika nel caso fossero femmine e Tsambikos se maschi“.
Giorno 6: Valle delle farfalle, Terme Kallithea e Kallithea Beach
Altra mattinata, altra escursione nel cuore dell’isola. Visitiamo la Valle delle Farfalle, un luogo magico e incantato dove il verde della natura si mescola al rosso e arancione delle farfalle. Questa valle è un’oasi di serenità, dove corsi d’acqua scroscianti, piccoli ponti di legno e sentieri ombrosi fanno da cornice a uno spettacolo di rara bellezza. Ma ciò che rende davvero speciale questo posto è la presenza di migliaia di farfalle. Nei mesi estivi le farfalle Panaxia Quadripunctuaria (Arlecchino punteggiato) arrivano a milioni per riprodursi. Si tratta di una specie migratrice, che può essere ammirata qui solo da giugno ad agosto. Al di fuori di questo periodo ne restano infatti solo pochi esemplari.
TipsforTrips: La valle della farfalle è divisa in due “blocchi”, presenta infatti due entrate, visitabili entrambi con lo stesso biglietto. Sebbene sia consigliato parcheggiare nel primo parcheggio che si incontra e risalire lungo entrambi i percorsi il nostro consiglio è di non perdere la seconda parte, più alta e fresca e più ricca di farfalle. Se si arriva abbastanza presto si può visitare quasi in solitudine (i gruppi partono appunto dalla parte bassa).

Orari: Tutti i giorni. Dalle 8:00 alle 19:00.
Ci spostiamo sulla costa, le Terme Kallithea sono la nostra tappa successiva, una combinazione di storia, bellezza naturale e benessere. Costruite negli anni ’20 durante l’occupazione italiana, furono originariamente concepite come stazione termale, e il loro design è un mix affascinante di elementi classici e ornamentazioni Liberty. Anche se l’edificio principale è stato restaurato con cura, il suo stile originale è stato preservato, rendendo questa destinazione ancora più affascinante per gli amanti dell’architettura. Le Terme sono immerse in un ambiente naturale di straordinaria bellezza.

Orari: Tutti i giorni. Dalle 8:00 alle 20:00.
Il complesso si affaccia su un tratto di costa rocciosa organizzata in terrazze panoramiche e si possono fare passeggiate tra gli ulivi e le palme dei giardini circostanti dove si nascondono piccole cascate di acqua dalle rocce. Al centro della caletta si trova la Kallithea Beach, una striscia di sabbia dorata e ciottoli lambita dalle acque del Mar Egeo incredibilmente chiare e azzurre. Le acque poco profonde e cristalline sono piene di vita marina.

Al rientro andiamo a consegnare la macchina, nei prossimi due giorni abbiamo concentrato le tappe per cui non serve l’auto così da risparmiarci due giorni di noleggio!
Giorno 7: Rodi (Città vecchia, Porto di Mandraki, Monte Smith e Acropoli di Rodi)
Sebbene durante le serate abbiamo avuto modo di gironzolare per la città abbiamo voluto dedicare un giorno intero alla visita di Rodi.
Cominciamo la giornata dalla visita alle Mura della città Rodi. Costruite intorno alla metà del XIV sec dai Cavalieri di San Giovanni, con una lunghezza di 4 Km e un’altezza che arriva a 10 metri, sono Patrimonio Unesco dal 1988. Sono caratterizzate da bastioni (in particolare quello di San Giorgio con forma poligonale e quello circolare del Carretto), da torri di avvistamento e garantiscono l’accesso alla città vecchia tramite tre porte di ingresso: porta di Porta Sant’Attanasio, Porta d’Ambroise e Porta Marina (sul lato del mare). Tra le mura si trova anche il fossato che un tempo serviva per difendere la città dai nemici ed ora è completamente pedonale.


Attraversiamo la Porta Sant’Attanasio e rientriamo nella città antica, totalmente pedonale e caratterizzata da diversi monumenti storici, taverne, ristoranti e negozi. Ci imbattiamo nella Chiesa della Vergine del Borgo. Ci perdiamo tra i vicoli e i cortili del centro, giochiamo con i gatti del posto ed esploriamo la bellezza antica di questa città. Attraversiamo Piazza dei Martiri Ebrei a Piazza Ippocrate, due delle piazze principali di Rodi, ampie e lastricata circondate da edifici storici e taverne. Spesso ospitano eventi culturali, mercati locali e spettacoli di artisti di strada, rendendole un punto centrale di attività nella città vecchia di Rodi.

Risaliamo Sokratous arteria pedonale che attraversa il cuore della città vecchia famosa per le sue piccole botteghe che vendono prodotti tipici, souvenir, gioielli artigianali, tessuti tradizionali e oggetti d’arte. Arriviamo alla Moschea di Solimano in stile ottomano classico con un grande cortile interno e un elegante minareto. L’edificio è caratterizzato da una cupola principale e da decorazioni tradizionali islamiche.
Accanto alla moschea visitiamo la Torre medievale dell’orologio, risalente al XIV secolo, esempio notevole di architettura medievale con influenze gotiche. La torre ospita un grande orologio meccanico, che è stato installato nel XIX secolo. La troviamo aperta e riusciamo a visitarla anche all’interno. La torre è alta 53 gradini e dalla cima si gode di una buona vista sulla città. Assieme al biglietto di ingresso viene offerta una bevanda fresca sulla terrazzina interna, ne approfittiamo per prenderci una pausa a metà mattina.


Orari: Tutti i giorni. Dalle 9:00 alle 21:00.
Ci spostiamo al Palazzo del Gran Maestro, un esempio straordinario di architettura medievale. La sua costruzione risale al XIV secolo, e presenta elementi gotici, gotico-rinascimentali e ottomani. L’edificio è imponente, con una facciata massiccia, mura difensive e torri angolari. Il palazzo ha una storia ricca ed è stato utilizzato come sede del Gran Maestro dell’Ordine dei Cavalieri di Rodi, una delle più importanti organizzazioni militari e religiose del Medioevo. Dopo l’occupazione ottomana, il palazzo fu trasformato in una prigione e successivamente subì danni durante un’esplosione nel XIX secolo. È stato restaurato negli anni ’30 e oggi ospita un museo che espone una collezione di oggetti medievali e rinascimentali.

Orari: Tutti i giorni. Dalle 8:00 alle 19:45.
Percorriamo la Via dei Cavalieri, una delle strade più iconiche di Rodi che prende il nome dall’Ordine dei Cavalieri di San Giovanni, che governò l’isola per secoli. Durante il periodo medievale, la strada era il cuore dell’insediamento dei cavalieri. La strada è fiancheggiata da edifici storici ben conservati, molti dei quali erano le residenze delle diverse “lingue” dell’Ordine dei Cavalieri. Questi edifici presentano un’architettura gotica, rinascimentale e barocca, ognuno con il proprio stile caratteristico. La strada è lastricata in modo caratteristico, mantenendo l’aspetto medievale.

Dopo una sosta per pranzo, attraversiamo nuovamente le mura dalla Porta della Libertà e ci troviamo al Porto di Mandraki. Un tempo il porto ospitava il famosissimo Colosso di Rodi, una delle sette meraviglie del mondo antico. Oggi presenta due colonne all’ingresso sopra le quali si posano due statue in bronzo di Elafos ed Elafina, due cervi che secondo una leggenda liberarono l’isola di Rodi da un invasione di serpenti. Lungo il braccio di fronte al molo si ergono il Forte di S. Nicola e i tre antichi Mulini a Vento.

A metà pomeriggio ci dirigiamo al Monte Smith, ad un’altezza di 112 metri sopra il mare, dove si trova l’Acropoli di Rodi. Girovagate tra i resti del Tempio di Apollo del III A.C. dove oggi sono rimaste solo le 3 colonne, simbolo di Rodi. Nella parte più a nord, invece, si trovano le rovine del Tempio di Zeus e di Atena Polias, il Gimnasium – l’antico stadio lungo 201 metri – e il grande teatro greco che conteneva 800 persone. L’Acropoli è sempre aperta e l’ingresso è libero, ma per noi è stata un po’ una delusione – spesso si trovano foto ingannevoli dell’acropoli sui depliant che in realtà rappresentano l’acropoli di Lindos -. E’ un po’ una skip track.

Tornando indietro rientriamo dentro le mura della città vecchia dalla Porta d’Ambroise e ci perdiamo nelle strade festose della città.
Giorno 8: Symi
Ci svegliamo prestissimo, oggi dedichiamo la giornata ad una escursione in barca a Symi, un’isola incantevole del Dodecaneso greco.
Prendiamo il traghetto dal porto di Rodi e in meno di 2 ore arriviamo al pittoresco porto di Symi Town, la città principale dell’isola. Qui ci accoglie un’atmosfera unica: questa pittoresca isola è famosa per i suoi colorati edifici neoclassici color pastello, taverne tradizionali e botteghe artigianali contornate dalle acqua blu e cristalline.
Il villaggio in realtà è suddiviso in due grandi quartieri: Gialos Symi, la parte bassa nei pressi del porto e Ano Symi, la parte più alta del paese. I due quartieri sono collegati da una grande strada pedonale fatta di scale, chiamata Kali Strata, che collega la parte del porto alla parte alta del paese. Esploriamo un po’ il porto, ci perdiamo tra i vicoli del centro. Percorriamo poi Kali Strata e saliamo in alto per godere di un panorama bellissimo sulla baia.

Dopo aver trascorso un po’ di tempo a Symi Town, ci spostiamo alla baia di Agios Giorgios. Questo tratto di costa è noto per la sua bellezza naturale e l’acqua cristallina. Il taxi boat, facendo tappa su tutte le splendide spiagge della costa, attraversa paesaggi mozzafiato, tra colline ricoperte di ulivi e panorami che lasciano senza fiato. La baia di Agios Giorgios è davvero spettacolare, grazie agli imponenti scogli che si trovano proprio alle sue spalle la vista iniziale della spiaggia toglie il respiro. La spiaggia è principalmente ciottolosa con acque cristalline e blu. Deve il suo nome alla piccola cappella di Agios Georgios costruita sul bordo della roccia.

Se vi è piaciuta la prima parte di questo itinerario, continuate il viaggio insieme noi: ci spostiamo a Kos.
Ultima modifica: 6 Marzo 2025