Dopo capodanno abbiamo finalmente un po’ di meritate ferie, conquistate all’improvviso. Ci serve un posto raggiungibile in poco tempo e con costi sostenuti, visto che non abbiamo potuto prenotare e organizzare per tempo.
I bellissimi castelli della Baviera con qualche tappa nel vicino Tirolo ci sembra l’idea perfetta! Organizziamo le tappe, prenotiamo gli alberghi e siamo pronti per un tour “last minute”. Ecco il nostro itinerario di 6 giorni tra Germania e Austria lungo 1400 km.
Giorno 1: Ettal – Castello Linderhof
Abbiamo pianificato tutto, siamo carichi, siamo pronti… e ci svegliamo in ritardo! Una lavata, una strizzata e al volo siamo in macchina. Dopo quasi 6 ore raggiungiamo la Germania.
Tips for Trips: Per arrivare in GermaniA dall’Italia attraversiamo Svizzera e Austria. In entrambi i paesi per guidare in autostrada occorre acquistare la vignetta.
La vignetta autostradale svizzera ha un costo unico di 42 euro ed è valida per un anno (non esistono vignette autostradali giornaliere, settimanali o mensili). Può essere acquistata in tutti gli autogrill svizzeri o dei paesi confinanti e deve essere posizionata sul parabrezza prima di entrare in qualsiasi autostrada del paese. Se attraversate dalla dogana di Brogeda potete acquistarla comodamente all’autogrill subito prima di attraversare.
La vignetta autostradale austriaca ha tre diverse durate: 10 giorni, bimestrale e annuale. Noi acquistiamo la prima al costo di 9,40 euro circa. Anche questa può essere acquistata in tutti i distributori di benzina al confine, deve essere convalidata tramite foratura direttamente al momento dell’acquisto e deve essere posizionata sul parabrezza. In Austria esistono inoltre alcune strade a pedaggio, in cui la vignetta da sola non basta e per accedervi ci sono i classici caselli. Noi al ritorno ne attraversiamo una per arrivare a Innsbruck.
Prima di raggiungere Füssen facciamo tappa al Castello di Linderhof, nella Valle Graswang. Dei tre castelli commissionati da Ludwig II è l’unico che sia stato portato a compimento. Nonostante sia il più piccolo è uno dei più sontuosi nonché il più amato dal re bavarese che, innamorato dello stile francese, volle trasformare un padiglione di caccia in una piccola reggia.
Si può accedere al castello solo con visita guidata ma, a nostro parere, è imperdibile. Stanza dopo stanza non si può che ammirare l’opulenza smisurata del castello e apprezzarne la sua stravaganza, risultato degli eccentrici desideri del re. Schivo e riservato fece installare il Tischlein-deck-dich, un tavolo da pranzo che, tramite un sistema di carrucole, scompariva nel pavimento fino al piano sottostante dove si trovavano le cucine. In questo modo il tavolo poteva essere apparecchiato senza che il re venisse disturbato dagli inservienti durante il pasto. Notturno e laborioso fece costruire la Stanza degli Specchi, in modo che ogni parete potesse riflettere quanta più luce possibile e poter scrivere anche di notte.
Sognatore e visionario fece costruire la Grotta di Venere, una grotta artificiale con un lago sotterraneo dove amava trascorrere ore di meditazione su una fiabesca barca a forma di conchiglia, cullato dal rumore dell’acqua. Luci subacquee ad illuminare le stalattiti, creando un effetto onirico molto suggestivo. A causa di lavori di restauro la Grotta di Venere è chiusa a tempo indeterminato quindi non riusciamo a visitarla.
Infine, nonostante non siamo riusciti a girarlo – poiché chiuso in inverno – citiamo anche il Parco del Castello. Questo pare essere il connubio tra l’attrazione del re per l’Oriente, il mondo della cavalleria medievale e lo splendore della corte borbonica. Cascate, padiglioni, fontane e statue abbelliscono il giardino che però d’inverno, per essere preservate dal freddo, vengono coperte. Ci ripromettiamo di ritornarci in estate!
Orari Castello: Tutti i giorni (eccetto 1º gennaio, 24, 25 e 31 dicembre). Aprile – 15 ottobre: dalle 9.00 alle 18.00. 16 ottobre – marzo: dalle 10.00 – 16.30.
Orari Padiglioni: Tutti i giorni. Aprile – 15 ottobre: dalle 9.00 alle 18.00.
Giochi d'acqua: Tutti i giorni. Aprile – 15 ottobre: dalle 9.00 alle 18.00 (ogni mezzora).
La sera ci gustiamo una ottima cena in stile bavarese e facciamo un giro a Füssen ancora illuminata dalle luci di Natale. Il centro cittadino è molto caratteristico, ricco di case a graticcio decorate con disegni e affreschi e le vie dei negozi sono decorate con le tipiche insegne in ferro battuto.
Giorno 2: Füssen – I Castelli Neuschwanstein e Hohenschwangau
Ci svegliamo prestissimo e partiamo alla volta di Schwangau, oggi in programma c’è la visita ai due castelli di Ludwing II, Neuschwanstein e Hohenschwangau. Gli interni sono visitabili solo tramite visita guidata. Abbiamo provato a prendere i biglietti di ingresso online, ma da parecchie settimane risultano tutti presi. Noi non demordiamo e ci dirigiamo comunque in biglietteria. Nonostante una coda abbastanza lunga riusciamo a prenderli con abbastanza tempo tra i due per goderci anche un giro agli esterni.
Tips for Trips: I biglietti possono essere presi anticipatamente online, una parte di questi viene “sbloccata” mattina per mattina, ma una restante parte viene riservata ai visitatori direttamente sul posto quindi arrivando presto non ci sono problemi. Le visite sono in lingua tedesca o inglese con audio guida in tutte le lingua (anche italiano).
Cominciamo dal famosissimo e bellissimo “Castello delle fiabe” di Neuschwanstein. L’ingresso si può raggiungere con carrozze trainate da cavalli, tramite autobus oppure a piedi in un percorso asfaltato di circa 20 minuti (la nostra scelta).
Il castello fu interamente progettato dal re Ludwing II che volle crearsi una sorta di regno immaginario dove nascondersi e sfuggire al suo destino. A seguito della sconfitta della guerra di Prussia, infatti, la Baviera fu dipendente in politica estera dalla Prussia e il re dovette rinunciare al comando del suo esercito divenendo di fatto un “re fantoccio” senza potere.
Il castello può essere considerato un monumento dedicato al compositore, amico e idolo del re, Wagner, che considerava la sua opera quasi alla stregua di una religione. Il re impegnò tutto il suo patrimonio nella costruzione del castello. Tutte le sale sono decorate con motivi wagneriani quasi a far divenire l’intera struttura un teatro permanente dedicato alla musica e alle arti. Fa eccezione la Sala del Trono che ricrea un’atmosfera sacrale a somiglianza di una Cappella Palatina del Palazzo dei Normanni a Palermo. L’ultimo piano è invece interamente dedicato alla Sala dei Cantori, progetto favorito del re, decorata con scene tratte dalle storie di Lohengrin e Parsifal.
A conferma dell’eccentricità del sovrano, tra il salone e lo studio del re si trova un passaggio segreto: una piccola grotta artificiale dotata di una cascata anche essa artificiale. A fianco un piccolo giardino d’inverno dal quale è possibile osservare il paesaggio che circonda il castello. Sebbene il castello è ispirato ad un ideale medievale è corredato di tutte le più moderne conquiste e dei massimi confort. L’ala residenziale reale venivano riscaldate con un sistema centrale ad aria. A tutti i piani era disponibile acqua corrente, in cucina addirittura calda e fredda. I bagni possedevano degli sciacquoni automatici. Il re chiamava la servitù tramite un sistema di campanelli elettrici. La sala da pranzo era collegata alle cucine (che si trovavano tre piani più in basso) attraverso un ascensore di servizio per portare le vivande ancora calde in tavola.
Delle 200 stanze commissionate solo 15 furono completate prima della morte del re: visse in totale solo 172 giorni della sua vita al castello.
Orari: Tutti i giorni (eccetto 1º gennaio, 24, 25 e 31 dicembre). Aprile - 15 ottobre: dalle 9:00 alle 18:00. 16 ottobre - marzo: dalle 10:00 alle 16:00.
Finita la visita ci dirigiamo al Marienbrücke, un ponte che attraversa la gola di Pöllat e che domina Neuschwanstein regalando una vista mozzafiato sull’intero castello. Purtroppo la nebbia copre tutta la vista, scendiamo a valle un po’ delusi!
SPOILER: Finita la visita al Castello di Hohenschwangau ci accorgiamo che la nebbia si è diradata e il Castello di Neuschwanstein è tornato visibile. Corriamo a prendere il primo autobus che ci porta in cima e ci godiamo la fantastica visuale sul castello!
Orari: Tutti i giorni 24/24. Potrebbe essere chiuso in base alle condizioni meteorologiche.
Dopo pranzo facciamo un giro nei dintorni del lago di Alpsee, considerato uno dei laghi più puliti della Germania. Sulla sponda meridionale del lago si trova un piccolo stabilimento che offre anche la possibilità di un giro in barca a remi regalando una splendida vista sui castelli e nel periodo più freddo il lago si trasforma in una grande pista di pattinaggio.
Arriva il momento della visita al Castello di Hohenschwangau, visitabile solo tramite tour guidato. Anche questo è raggiungibile tramite una carrozza trainata dai cavalli o a piedi tramite un sentiero asfaltato che costeggia il bosco (30 minuti) o di una scalinata che parte dal centro del paese (20 minuti).
Non può considerarsi uno dei castelli di Ludwing II poiché fu il padre, re Maximilian II, a farlo costruire come residenza estiva sullo splendido lago Alpsee. Sicuramente ha avuto un ruolo determinante nella vita del sovrano bavarese, influenzandone probabilmente il carattere sognatore e visionario: qui trascorse la sua infanzia e buona parte della giovinezza, ospitando molto spesso il venerato amico Richard Wagner. E fu proprio qui che conobbe, grazie alle raffigurazioni pittoriche che ornano le sale, le varie leggende medievali: tra tutte spicca la leggenda di “Lohengrin”, il “Cavaliere del cigno”, con cui Ludwig in seguito si identificò. Alla morte del padre, l’eccentrico Ludwing II fece dipingere sul soffitto della sua camera da letto delle stelle, illuminate da lampade a olio nascoste. Questa è l’unica modifica da lui apportata al castello.
Orari: Tutti i giorni. Aprile - 15 ottobre: dalle 9:00 alle 18:00; 16 ottobre - marzo: dalle 10:00 alle 16:00.
Felici ci rimettiamo in macchina, direzione Monaco. Per cena facciamo una piccola deviazione e ci fermiamo ad Oberammergau, un piccolo paese reso molto caratteristico dalle sue case splendidamente affrescate con scene raffiguranti le fiabe più conosciute.
Giorno 3: Monaco di Baviera
Monaco è la città più importante della Baviera. E’ una città cosmopolita, che è riuscita ad andare oltre il tradizionale spirito bavarese pur conservando le antiche tradizioni. Sebbene è molto conosciuta per il tradizionale Oktoberfest, è una città che vale la pena visitare in ogni periodo dell’anno. Nel periodo natalizio si riempie di luci, mercatini, piste di pattinaggio, bancarelle di cibo e altissimi alberi di Natale.
Fermata della metro di Odeonsplatz, da qui comincia il nostro tour.
All’uscita ci si para davanti, alto e maestoso il Feldherrnhalle, costruita tra il 1841 e il 1844 dall’architetto Friedrich von Gärtner per conto del re Ludovico I, in omaggio alla gloria dell’esercito bavarese. Da qui attraversiamo la Hofgartentor, una porta monumentale che ci porta direttamente all’Hofgarten, il giardino del complesso architettonico della Residenza di Monaco. Al centro troviamo il tempio dedicato a Diana, le quattro fontane gemelle e al fondo la Cancelleria bavarese – il Palazzo del governo regionale – realizzata nell’ex Museo delle armi.
Finito il giro del giardino visitiamo la Münchner Residenz, uno dei palazzi reali più grandi d’Europa. Il complesso è stato costruito per volere del duca Guglielmo IV a sostituzione della Neuveste – una vecchia fortezza – ma negli anni è stato a più riprese ampliato e ristrutturato. La Residenza oggi costituisce uno dei più bei musei di Monaco con più di 130 stanze aperte al pubblico con un mix di stili diversi che vanno dal rinascimentale al neoclassico, dal barocco al rococò.
Orari: Aprile – 15 ottobre: dalle 09:00 alle18:00 (ultimo ingresso 17:00); 16 ottobre – marzo: dalle 10:00 alle 17:00 (ultimo ingresso 16:00).
Da piano avremmo dovuto continuare il giro con una passeggiata nel Giardino Inglese, di cui l’Hofgarten è prosecuzione naturale, ma a causa del brutto tempo decidiamo di “saltare la tappa” – e appuntarla nella nostra TO-DO list – e dirigerci in centro. Di strada attraversiamo un piccolo cortile con una loggia e una torre molto particolare: è l’Alter Hof, il vecchio palazzo reale. La maggior parte delle ale del palazzo furono distrutte durante la seconda guerra mondiale e successivamente ricostruite. Nell’ala della Corte Vecchia si trovano un Museo e il Centro informazioni.
É ora di pranzo e ci tuffiamo nel Viktualienmark, il più famoso e antico mercato cittadino di Monaco. Il mercato, che occupo all’incirca 22000 mq, ospita 140 bancarelle che vendono prodotti alimentari di tutti i generi, decorazioni e addobbi natalizi, oggetti per la casa, fiori e spezie. La zone è molto vivace e ricca di chioschetti, ristoranti e pub tutt’intorno. Il posto perfetto per prendersi una pausa.
Orari: Tutti i giorni. Dalle 8:00 alle 19:00.
Alle spalle del mercato s’intravede già, ed è una delle tappe che più stavo aspettando! La prima vetta di questo viaggio è l’Alter Peter, il campanile della bellissima Peterskirche e io non sto nella pelle, Paolino già sbuffa sonoramente. Il campanile è alto all’incirca 96 metri e bastano “solo” 306 gradini per raggiungere uno dei migliori punti panoramici da cui è possibile ammirare la città dall’alto.
Visitiamo anche la Peterskirche, chiesa parrocchiale più antica di Monaco di Baviera. La chiesa è in stile tardo-barocco e rococò. Al suo interno è possibile ammirare un imponente altare barocco e in una delle cappelle laterali si trova una teca con lo scheletro di Santa Mundizia, la protettrice delle donne sole.
Percorriamo la Sendlinger Straße fino al numero 32 dove si trova uno dei gioielli nascosti della città la Asamkirche. L’edificio religioso, conosciuto anche con il nome di Chiesa di San Giovanni Nepomuceno, è stato costruito dai fratelli Asam come luogo di culto privato per essere in seguito aperto a tutti. Il portale d’ingresso è decorato con bassorilievi che rappresentano San Giovanni. All’interno la navata principale è ricca di affreschi, stucchi e sculture. L’altare maggiore custodisce un sarcofago in vetro con le spoglie di San Giovanni Nepomuceno. Attaccata alla chiesa ci colpisce anche la Asamhaus, un altro capolavoro realizzato dai fratelli Asam. La facciata del palazzo è decorata con stucchi che rappresentano le arti e le scienze, Athena, Apollo, le muse e ulteriori figure allegoriche.
Ritorniamo verso il centro e visitiamo la Frauenkirche che è nota anche come la Cattedrale di Nostra Signora. La Chiesa è conosciuta per le sue torri campanarie alte quasi cento metri e ricoperte da cupole ramate. La Chiesa, durante la Seconda Guerra mondiale è stata duramente colpita dai bombardamenti, le torri invece sono rimaste indenni e si presentano a noi vecchie di oltre 400 anni.
Finalmente puntiamo al cuore della città, Marienplatz la piazza più famosa con al centro la Mariensäule, la colonna della Vergine e l’Altes Rathaus, il vecchio municipio. Qui si affaccia anche il bellissimo Neues Rathaus, il palazzo municipale in stile neogotico con la Torre dell’Orologio e il suo Carillon che si attiva due volte al giorno d’inverno (nov-feb. 11:00 e 12:00) e tre d’estate (mar-ott. 11:00, 12:00 e 17:00). Ovviamente non ci possiamo fare mancare la visita al palazzo e alla Torre, nessun gradino da salire, solo un ascensore, per l’altra tappa tanto attesa!
Orari: Novembre - aprile: (dal lunedì al venerdì) dalle 10:00 alle 17:00; maggio - ottobre: (tutti i giorni) dalle 10:00 alle 19:00 (escluso festivi).
La nostra giornata termina con una cena in pieno stile Bavarese all’Hofbräuhaus la birreria più famosa della città. Il suo birrificio fa’ parte delle “sette sorelle”, ovvero le sette fabbriche di birra storiche della regione. La fabbrica è stata voluta da Guglielmo V che voleva produrre la birra per il suo esercito. Oggi, oltre ad un birrificio è anche un buon ristorante dove poter gustare piatti tipici. Le pareti sono affrescate con scene di vita popolare mentre il personale è vestito con i tradizionali abiti bavaresi. L’ambiente è molto particolare, caratterizzato da musica tipica, canti dei commensali e molte risate tra tavolate condivise da estranei che a fine pasto sono amici.
Orari: Tutti i giorni. Dalle 9:00 alle 23:30.
Giorno 4: Chiemsee – Castello di Herrenchiemsee
Lasciamo Monaco e facciamo strada verso il Castello di Herrenchiemsee, la “Versailles Bavarese”. Il castello si trova sull’isola di Herreninsel, nel lago Chiemsee. Per raggiungerlo prendiamo il traghetto dal grazioso paesino di Prien am Chiemsee.
La facciata è una copia esatta di quella di Versailles: Herrenchiemsee si presenta come un inno alla potenza ed alla gloria del Re Sole, Luigi XIV di Francia, e Ludwig II, da sempre ammiratore di questa mitica figura storica, decise di erigere un castello che fosse l’esatta copia dell’originale francese. La costruzione di questo, unito alle spese sostenute per altri palazzi, mandò praticamente in rovina il re, che a dispetto di ciò trascorse soltanto 10 giorni all’interno di Herremchiemsee. Il palazzo non venne mai completato: alla morte del re mancavano ancora da costruire 50 sale. L’incompiuta ala sinistra fu in seguito demolita mentre l’ala destra non venne mai realizzata.
La visita a questo castello è una passeggiata nell’opulenza, nel lusso sfrenato, ma anche nelle fantasie del re e nelle sue ossessioni. Ovunque ci sono riferimenti a Versailles, sia nel progetto del palazzo sia negli arredi, con busti di Luigi XIV e di altri nobili francesi dell’era dell’assolutismo. Anche qui non mancano stravaganze e capricci tipici del re. La Grande Sala degli Specchi era illuminata da più di 30 lampadari in vetro e più di 50 candelabri per un totale di 7000 candele, che per essere accese richiedevano mezz’ora di lavoro a 70 servitori. Nella camera, ai piedi del letto, fece installare un globo di vetro blu che doveva servire a illuminare la stanza di una luce blu soffusa. Nella sala da pranzo ritroviamo il Tischlein-deck-dich, un tavolo da pranzo che, tramite un sistema di carrucole, scompariva nel pavimento fino al piano dove si trovavano le cucine. In questo modo il tavolo poteva essere apparecchiato senza che il re venisse disturbato dagli inservienti durante il pasto.
Orari: Tutti i giorni. Aprile - ottobre: dalle 9:00 alle 18:00 (ultimo ingresso alle 17:00);
novembre - marzo: dalle 9:40 alle 16:15 (ultimo ingresso alle 15:40).
Prima di ripartire ci soffermiamo nel porto di Prien am Chiemsee, mangiamo in un ristorantino con vista sul lago e facciamo una passeggiata lungo il molo.
Nel tardo pomeriggio arriviamo a Salisburgo, giusto in tempo per una passeggiata per Getreidegasse, un’affollata via dello shopping nella storica Altstadt (Città Vecchia), caratterizzata dalle insegne medievali in ferro battuto delle antiche botteghe tradizionali. Da questa attraverso cortili e piazzette cominciamo a prendere confidenze con la città ancora sotto l’effetto del Natale con mercatini, alberi e lucine.
Giorno 5: Salisburgo
Salisburgo è una bellissima città dell’Austria, una delle più affascinanti. Gode di una posizione molto particolare ai piedi del monte Untersberg ed è bagnata dal fiume Salzach che divide il cuore della città tra il “centro storico della riva destra” e il “centro storico della riva sinistra” collegati tra loro da tanti ponti. La città è un è un concentrato di vie medioevali, edifici barocchi e cortili nascosti. Basta passeggiare per i vicoli della città vecchia per sentire l’eleganza di Salisburgo.
Tips for trips: Per visitare la città e molte delle sue attrazioni abbiamo acquistato la Salzburg Card. Oltre a permettere l’ingresso gratuito, saltando le file, ai principali luoghi di interesse della città – con l’ingresso al castello, alla casa di Mozart il biglietto e al Domquartier si copre il prezzo – comprende anche l’utilizzo di tutti i bus cittadini gratuitamente.
Il nostro giro comincia dalla Fortezza Hohensalzburg, simbolo della città. Situata sopra la parte più alta del Festungsberg domina Salisburgo regalando una splendida veduta sui tetti della città. Per arrivare in cima si può prendere la funicolare, oppure percorrere una passeggiata panoramica, un po’ impegnativa in alcuni punti. Scegliamo la funicolare (il biglietto è compreso nella Salzburg Card) e raggiungiamo il cortile. Oltre a godere del meraviglioso panorama visitiamo il Museo della fortezza, la torre e il Museo del Reggimento Rainer. Il terzo piano della fortezza ospita inoltre le Stanze dei Principi – visita compresa nella Salzburg Card per ingressi entro le 11:00 -, la Stube dorata con la Stufa di Maiolica e la Sala dorata con gli arredi originali del 1500. Da fare assolutamente il tour panoramico, che porta dal magazzino del sale attraverso i sotterranei fino alla piattaforma panoramica della Reckturm, dove c’è una delle più belle viste della città. Il tour continua poi attraverso le merlature fino al famoso Toro di Salisburgo. Lungo tutto il percorso il quaderno dell’esploratore, e il gufetto Albi, ci hanno tenuto compagnia. In teoria è un giochino per bambini dove se rispondi a tutte le domande sulla fortezza e disegni un amico per Albi vinci un premio… noi abbiamo ritirato il premio, una calamita.
Orari: Tutti i giorni. Gennaio – aprile: 9:30 - 17:00. Maggio – settembre: 8:0 - 20:00 (Musei, stanze del principe, teatro magico 9:00 - 19:00). Ottobre – dicembre: 9:30 - 17:00. Weekend dell’Avvento e Pasqua: 9:30 - 18:00. 24 dicembre: 09:30 - 14:00
Scendendo dalla fortezza, attraversiamo Kapitelplaz fino a Domplatz dove si erge l’Untersberg, il Duomo di Salisburgo, con la sua splendida facciata e l’imponente cupola. La cattedrale è sopravvissuta a 6 incendi e sui cancelli d’ingresso sono indicate le date di tre consacrazioni della chiesa: 774, 1628 e 1959.
La navata, lunga 101 metri e alta 32 metri, in entrambi i lati presenta una serie di cappelle, ognuna con uno specifico altare. L’altare maggiore è completamente in marmo e accoglie una pala d’altare che illustra la risurrezione di Cristo. La cupola della cattedrale, alta 71 metri, è suddivisa ad ottagoni dipinti con scene del Vecchio Testamento realizzate nel 1955 per copiare gli originali dipinti andati distrutti con il crollo del 1944. La cripta, realizzata in stile romanico e risalente al progetto della prima cattedrale, accoglie le salme di molti degli arcivescovi di Salisburgo che sono sigillate da lastre di marmo rosa con inciso il loro nome e sovrastate dallo stemma arcivescovile.
Ci spostiamo nella vicinissima Residenzplatz – terza piazza che delimita il Duomo – dove si trova il DomQuartier, centro culturale che comprende il Duomo, la Residenza e il Monastero dei Benedettini di S. Pietro. Un unico biglietto cumulativo – compreso nella Salzburg Card – comprende le Sale della Residenz, la Residenz Galerie e il Museo del Duomo, dove si passa vicino alla tribuna dell’organo con una bellissima visuale della navata centrale e su Residenzplatz.
Orari: Mercoledì-lunedì: Dalle 10:00 alle 17:00. Luglio e agosto tutti i giorni: dalle 10:00 alle 18:00. Avvento e Natale/Capodanno fino all'Epifania (6/1) tutti i giorni: dalle 10:00 alle 17:00 (chiuso: 24/12).
A partire da Mozartplatz attraversiamo Getreidegasse – questa volta di giorno – fino al civico 9 dove si trova un campanello d’eccezione: nel 1756 qui nacque il bambino prodigio di Salisburgo, Mozart. Oggi è la sede del Museo di Mozart allestito dal 1880. Oggi sono in mostra non solo gli strumenti musicali del piccolo Mozart, ma anche mobili, quadri e lettere della famiglia e autografi. A noi risulta un pò deludente e non molto organizzato. Decidiamo di consolarci con un gustoso pranzo in un locale tipico.
Orari: Ogni giorno dalle 9:00 alle 17:30.
Dopo pranzo facciamo una lunga passeggiata lungo il Salzach e ci spostiamo sulla riva destra. Ci colpiscono tantissimo le case scavate nella roccia che sembrano sparire al suo interno.
Dalla Makartplatz, percorrendo il varco tra Landestheatre e l’hotel, si aprono i Giardini del Mirabell. La fontana al centro del giardino è circondata da quattro grandi gruppi marmorei che simboleggiano i 4 elementi della natura. Salendo alcuni gradini dalla fontana del Pegaso si arriva al giardino dei nanetti. In inverno alcune parti vengono chiuse ai turisti ma valgono sempre una passeggiata.
Ripassiamo da Makertplatz e arriviamo fino al civico 14 di Linzergasse, attraversiamo un un portale del 1617 e percorriamo la ripida salita – dove troviamo statue che rappresentano le poste della via Crucis – che porta al monte Kapuzinenberg e al Convento dei Cappuccini. Da qui partono molti percorsi di trekking intorno al monte. Attorno al convento ci sono molti punti panoramici che regalano una splendida vista sulla città e sulla fortezza. Torniamo giù attraverso un percorso alternativo: una scalinata ripida ma più breve che ci fa sboccare direttamente in Linzer Gasse Platzl una piccola piazza piena di chioschi e negozi. Concludiamo la giornata con un Weihnachtspunsch.
Giorno 6: Innsbruck
Oggi è il giorno del ritorno, ma spezziamo il viaggio con una prima sosta a Terfens, a 25 chilometri da Innsbruck. Qui si trova Haus Steht Kopf, la casa capovolta progettata nel 2012 dagli architetti polacchi Irek Glowacki and Marek Rozanski. Una volta entrati siamo catapultati in un mondo parallelo dove tutto è capovolto, anche camminare per le stanze diventa una vera sfida. Non è solo la casa ad essere a testa in giù ma anche tutti gli arredi e gli oggetti sono appesi al soffitto. I pavimenti di ogni stanza cambiano inclinazione trasmettendo un senso di instabilità che rende la visita ancora più divertente!
Orari: Maggio - giugno: dalle 10:00 alle 18:00. Luglio - agosto: dalle 9:00 alle 20:00. Settembre - ottobre: dalle 10:00 alle 19:00. Novembre - aprile: dalle 10:00 alle 16:00
Come ultima tappa visitiamo la caratteristica cittadina di Innsbruck, in Austria. Attraversiamo l’Arco di Trionfo che segna l’entrata in città, costruito nel 1765 per il matrimonio dell’Arciduca Leopoldo.
Ci fermiamo in Maria-Theresien-Straße per pranzo. Questa via è una delle più conosciute di Innsbruck, circondata da palazzi colorati, negozi e locali. Al centro della piazza la Colonna di Sant’Anna, un monumento in cui sono raffigurati la Madonna di S. Anna e i patroni delle terre tirolesi. Merita una sosta anche la Chiesa dell’Ospedale di Spirito Santo (di passaggio verso il centro).
Ci addentriamo nel centro storico fino a Herzog-Friedrich-Straße 15, dove ha sede la Residenza asburgica con il famoso Tettuccio d’Oro, tetto ricoperto da 2657 tegole dorate, simbolo di Innsbruck.
Chiudiamo in bellezza la nostra vacanza con una “scalata” alla Torre Civica, situata a pochi passi dal Tettuccio d’Oro. Salendo 133 scalini raggiungiamo la cima, da cui le sentinelle medievali tenevano sotto controllo la città. Il panorama spazia dai vicoli del centro storico alla visuale sulle cime montuose innevate che spiccano attorno alla città.
E adesso si riparte direzione casa, un po’ stanchi, ma soddisfatti! La bellezza dei posti che abbiamo visto è indiscutibile e si apprezza in ogni stagione ma probabilmente, senza la magia della neve, è meglio visitare questi luoghi nei periodi più caldi in modo da poterli ammirare tra fiori e fontane.
Last Updated on 29 Gennaio 2025