Nella scelta di una nuova meta di viaggio mi lascio spesso guidare dalla curiosità che un posto mi suscita. Mi piace leggere, informarmi e conoscere tutto sui luoghi e sulle tradizioni… e più ho voglia di scoprire, più ho voglia di partire.
Cipro, terza isola del mediterraneo per grandezza, è una destinazione ricca – dall’archeologia alla religione, dall’architettura alla gastronomia, passando per gli itinerari escursionistici e il mare cristallino – è un’isola tutta da scoprire, adatta a viaggiatori che come noi amano muoversi in lungo e in largo.
Cipro è anche una terra dalla natura controversa dove la storia di due popoli si intreccia. L’isola è divisa in due: a sud la Repubblica democratica di Cipro, a nord la Repubblica turca di Cipro del nord. A sud si parla il greco e si paga in euro, a nord la lingua è quella turca e la moneta è la lira turca. A dividerle la green line, tracciata dall’Onu dopo l‘occupazione iniziata con la guerra nel ‘74 e terminata con l’autoproclamazione di una repubblica riconosciuta solo dalla Turchia. La capitale – Nicosia per i greci, Lefkosia per i turchi – è l’ultima città in Europa ad essere divisa da un muro: c’è una vera dogana con poliziotti e controllo dei passaporti e fra gli edifici rovinati dalla guerra una linea fatta di bidoni di benzina, sacchi di sabbia e torrette di controllo.
Il confine per i turisti è assolutamente tranquillo, sia la parte greca che quella turca è gentile e ospitale con i visitatori, bisogna solo abituarsi alla presenza dei militari – e alle loro basi sparpagliate un po’ ovunque sull’isola – alle lingue e monete diverse e alla tanto temuta guida a sinistra.
Tutto questo è cibo per la mia curiosità!
- Itinerario in pillole
- Giorno 1: Larnaca
- Giorno 2: Hala Sultan Tekke, Panagia Angeloktisi, Stavrovouni Monaster, Lefkara, Choirokoitia, Governor’s Beach, Limassol
- Giorno 3: Antica Kourion, Tempio di Apollo, Avdimou Beach, Castello di Kolossi e Kourion beach.
- Giorno 4: Caledonia e Pouziaris Natural trail (Caledonia Waterfall), Omodos, Monastero di Kykkos, Pafos
- Giorno 5: Blue Lagoon e Bagni di Afrodite
- Giorno 6: Avakas Gorge Nature trail, Lara beach, Adonis Bath Waterfalls
- Giorno 7: Nea Pafos, Tomba dei Re, Petrou de Romiou (la spiaggia di Afrodite), Nicosia
- Giorno 8: Nicosia
- Giorno 9: Castello St. Hilarion, Kyrenia, Abbazia di Bellapais, Dipkarpaz
- Giorno 10: Penisola di Karpaz, Golden beach, Sea Bird beach, Capo dell’Apostolo Andrea, Agia Filon
- Giorno 11: Salamina ruins, Famagasta e Aya Napa
- Giorno 12: Gliki Nero Beach, Bridge of lovers, Ammos Kambouri Beach, Limnara Beach
- Giorno 13: Spiaggia di Nissi e Macronissi beach
- Giorno 14: Konnos beach, Cyclops cave, Laguna blu, Capo greco, Sea caves
- Giorno 15: Partenza
Itinerario in pillole
Il nostro viaggio è durato 15 giorni esplorando sia la Repubblica democratica di Cipro che la Repubblica turca di Cipro del nord attraversando il confine quattro volte, due a piedi e due in macchina.
Guidando per 1250 km ci siamo spinti dall’alto della penisola di Akamas, alla roccia più a est della penisola di Karpaz fino alla punta più a sud di Capo Greco.
Abbiamo dormito a Larnaca, Limassol, Pafos, Nicosia, sulla Golden Beach e ad Agia Napa fatto tappa a Girne e Famagosta e passeggiato per i villaggi di Lefkara, Kiti e Omodos.
Ci siamo riposati sulle più belle spiagge dell’isola – Blue Lagoon, Golden Beach, Governor’s Beach, Lara Beach, Nissi Beach, Sea Bird Beach e Konnos Beach – e immersi nella natura più selvaggia percorrendo il Kaledonia Waterfalls trail, parte del Pouziaris trail, l’Avakas Gorge Nature Trail e i sentieri tra le Sea caves e Konnos Bay.
Non ci siamo fatti mancare le visite ai maggiori siti archeologici – l’Archaeological Site of Nea Paphos, la Tomba dei Re e le Salamis Ruins – e tappe come il magico monastero di Kikkos, il fiabesco Castello di Sant’Ilarione, l’imperdibile abbazia di Bellapais e il suggestivo Kourion Ancient Amphitheater.
Se siete curiosi di scoprire di più, ecco le tappe del nostro viaggio giorno per giorno.
Giorno 1: Larnaca
Il nostro aereo atterra all’aeroporto di Larnaca alle 16:35. Recuperate le valigie ci dirigiamo al parcheggio per ritirare la nostra auto. Appena usciti dall’aeroporto l’aria calda e il profumo di terra e piante bruciate dal sole ci avvolge e mi sento un po’ a casa. Preso possesso della nostra KIA Stonic bianca – con il volante decisamente dal lato sbagliato – percorriamo circa 8 chilometri per arrivare alla nostra prima destinazione, Larnaca.
Tips for Trips: prima di prendere dimestichezza con la guida a sinistra potrebbe volerci un po’ di tempo e sudore, noleggiare un’auto col cambio automatico è altamente consigliato!
Dopo una brevissima sosta in albergo per riorganizzare gli zaini ripartiamo alla scoperta della città.
Larnaca è una città particolare, moderna ma a tratti decadente.
Nel centro storico si trova la bellissima Agios Lazaros, chiesa costruita sul luogo in cui furono ritrovate le spoglie di San Lazzaro, oggi conservate in una tomba al suo interno. Secondo la leggenda Lazzaro, dopo essere stato resuscitato in Palestina, venne esiliato dai farisei che lo abbandonarono su una barca che raggiunse le rive di Larnaca. Qui trascorse il resto della sua vita, venne nominato vescovo della città e vi morì, per la sua seconda ed ultima volta.
Dirigendoci verso il mare visitiamo la Moschea Cami Kebir, centro spirituale della comunità musulmana, usata per il culto ma visitabile – è obbligatorio vestirsi in maniera adeguata – e, affacciata sul mare, la Fortezza di Larnaca, costruita dagli ottomani nel 1625, che divide la Finikoudes – la passeggiata cittadina – dal vecchio quartiere turco.
In entrambe le direzioni il lungomare è pieno di numerosi ristoranti e taverne dove mangiare del buon pesce fresco con vista sul mare. Concludiamo così la nostra visita alla città, mangiando del buon pesce e sorseggiando la Zivania, tipica bevanda di Cipro.
Giorno 2: Hala Sultan Tekke, Panagia Angeloktisi, Stavrovouni Monaster, Lefkara, Choirokoitia, Governor’s Beach, Limassol
Lasciamo Larnaca in direzione di Limassol, dove dormiremo per le prossime due notti. Il nostro itinerario inizia con la visita alla Hala Sultan Tekke, sulla riva occidentale del lago salato di Larnaka – una distesa d’acqua salmastra poco profonda che in estate, totalmente prosciugata dal caldo, diventa una distesa lucente di sale.
Tips for Trips: la Hala Sultan Tekke si trova circa ad 1km dalla strada principale che collega l’aeroporto a Larnaka quindi, se avete un po’ di tempo all’arrivo, potete fare una deviazione.
La Hala Sultan Tekke è un complesso composto da una moschea con annesso tekke (monastero) circondati da ulivi, cipressi e palme. La moschea è ancora in uso ed è luogo molto importante per il mondo islamico poiché riveste un profondo significato religioso. La leggenda vuole infatti che sia stata costruita sul luogo in cui la venerata zia paterna di Maometto morì a causa di una caduta da cavallo mentre era intenta a fuggire dai soldati bizantini. Per visitarla è necessario indossare abiti sobri ed essere opportunamente coperti. Per visitare la sala della preghiera, molto semplice e modesta, bisogna togliersi le scarpe e rispettare un religioso silenzio.
Orari: Lun-Dom - 1 novembre – fine marzo 08.00 – 17.00 1 aprile – fine maggio 08.00 – 18.00 1 giugno – fine agosto 08.00 – 19.30 1 settembre – fine ottobre 08.00 – 18.00.
Spostandoci a sud-ovest di Larnaca passiamo da Kiti per visitare la splendida Panagia Angeloktisti, letteralmente “costruita dagli angeli”. Secondo la leggenda nel V secolo gli abitanti di Kition – l’attuale Larnaka – stanchi delle scorrerie dei pirati decisero di spostare l’insediamento verso l’interno fondando Kiti. Nella costruzione della chiesa videro gli angeli spostarne le fondamenta nella posizione attuale ed erigerla. La chiesa risalente al X secolo è in stile bizantino ricca di volte a cupola. Custodisce al suo interno il Mosaico della Vergine Maria, rinvenuto fra le rovine dell’abside originale, incorporato nell’edificio attuale.
Orari: Estate: Lunedi - Sabato: 07:00 - 18:45, Domenica: 09:30 - 18:45, Inverno: Lunedi - Sabato: 07:00 - 16:45, Domenica: 09:30 - 16:45.
Tappa successiva è il Monastero di Stavrovouni, posto sull’omonimo monte, dove vive la più antica comunità monastica di Cipro. Le donne non possono entrare poiché vige una rigida regola monastica ma, grazie alla sua posizione, offre una bella vista su gran parte dell’isola (ma solo per quella la strada non vale la pena).
Orari: Settembre - Marzo: 08:00 - 12:00, 14:00 - 17:00, Aprile - Agosto: 08:00 - 12:00, 15:00 - 18:00.
Per pranzo ci dirigiamo verso Lefkara, percorrendo la strada che risale verso le pendici dei monti Troodos. Il paesino è diviso in due piccoli centri: Pano Lefkara più in alto e Kato Lefkara a una quota leggermente inferiore. Decidiamo per la prima. Il paesino è noto per le lavorazioni artigianali dei merletti e dell’argento ed è ancora comune vedere le donne sedute fuori dalle loro case lavorare insieme. Facciamo una passeggiata lungo le viuzze del paese che ospita numerosi negozietti e alcune belle e accoglienti taverne.
Dopo un abbondante pranzo ci rimettiamo in marcia e raggiungiamo il sito di Choirokoitia. Si tratta di uno dei più importanti siti preistorici di tutto il Mediterraneo Orientale, sotto tutela UNESCO dal 1998. Il villaggio, risalente al IX millennio a. C., si trova sulle pendici di una collina protetto da un sistema murario e si estende per 3 ettari. È formato da case circolari costruite in mattoni e pietra e con tetti piani. Sotto queste abitazioni sono stati rinvenuti resti funerari utili ad ottenere informazioni sulle pratiche religiose dei tempi ed una stima dell’età media. Inoltre grazie ai numerosi attrezzi ritrovato si è provato l’elevato grado di specializzazione nell’agricoltura e nella caccia.
Orari: Tutti i giorni - dal 16 Apr al 15 Sett 8:30 - 19:30 - dal 16 Sett al 15 Apr 8:30- 17:00.
Ultima, rinfrescante tappa è la Governor’s beach, nella costa tra Larnaca e Limassol. Si tratta di un litorale di 2 km, con numerose calette dalle spiagge nere sabbiose, bianche rocce di gesso e acque profonde e cristalline. Nonostante il parere discordante di molti – dovuto alla presenza di una centrale elettrica in lontananza – noi abbiamo apprezzato molto il contrasto tra i colori e le sue acque profonde e pulite. Sulla collina alle spalle ci sono bar e taverne dove sorseggiare qualcosa di fresco godendo della vista mozzafiato.
Arrivati alla nostra nuova base, dopo una brevissima sosta per rimetterci in sesto, ripartiamo alla scoperta di Limassol in cerca di un buon posto dove mangiare (io penso SEMPRE ad un buon posto dove mangiare). Ci colpisce subito per la sua vivacità e bellezza. Il suo centro storico è annidato attorno al Castello Medievale, famoso poiché vi si celebrarono le nozze tra Riccardo Cuor di Leone e Berengaria di Navarra. Da lì si snodano una moltitudine di piccole viuzze caratteristiche, dove il passato si mescola perfettamente con il moderno, tra vecchie case e recenti cafè e ristoranti. Camminando in direzione del mare si raggiunge la Marina, nuovissima e moderna anche questa piena di locali e bar.
Giorno 3: Antica Kourion, Tempio di Apollo, Avdimou Beach, Castello di Kolossi e Kourion beach.
La giornata è dedicata alla parte storica di Limassol. Cominciamo dirigendoci verso l’Antica Kourion, insediamento che risale al XIII secolo a. C. Il sito si trova nei pressi di Limassol ma preferiamo arrivare presto per precedere l’arrivo dei bus turistici ed evitare le ore più calde. Il sito è molto ampio e sono necessarie almeno 3 ore per visitarlo tutto ma il percorso è molto ben segnalato e facile da seguire. Inoltre si trova in posizione rialzata rispetto alla Baia di Episkopi e offre meravigliosi scorci con una splendida vista sul mare e sulla costa. Da non perdere! Tra i monumenti più belli c’è l’imponente anfiteatro, perfettamente restaurato che ospita ancora oggi rappresentazioni teatrali, concerti e balletti. Vicino si trova la Villa di Eustolios, una residenza privata costruita da un ricco abitante cristiano del V secolo decorata con ricercati mosaici, e un interessante complesso di bagni romani con un ingegnoso sistema di riscaldamento a pavimento. Altri mosaici sono conservati alla Casa di Achille e nella vicina Casa dei Gladiatori.
Orari: Lun-Dom - dal 16 Apr al 15 Sett 8:15- 19:45 - dal 16 Sett al 15 Apr 8:15- 17:15.
Aggiungiamo una tappa, il Santuario di Apollo Hylates (Dio dei boschi), non era in programma ma segnalato sulla mappa del sito ci ha incuriositi. A circa 2.5km dal sito principale di Kourion, si può visitare in meno di un’ora ed è interessante per le rovine del tempio dedicato ad Apollo, oltre che ad essere stato in passato una delle porte di accesso ai forestieri diretti appunto a Kourion.
Orario: Lunedi - Domenica: 08:30 - 17:00 (16 Settembre - 15 Aprile), 08:30 - 19:30 (16 Aprile - 15 Settembre)
Per pranzo ci spostiamo alla Spiaggia di Avdimou perché pare che qui il pescato del giorno sia veramente buono e quindi ci lanciamo nell’assaggio.
È la volta del Castello di Kolossi, un’ex roccaforte dei crociati a sud-ovest del villaggio di Kolossi, a circa 14 chilometri da Limassol. Il castello originale fu costruito nel 1210 dall’esercito franco mentre l’attuale risale alla metà del ‘400, periodo in cui i Crociati governavano la zona, producendo vini e lavorando la canna da zucchero. La struttura è composta da due ampie sale sovrapposte al 1° e al 2° piano, mentre una ripida scala a chiocciola conduce al tetto, da dove si gode di una vista su tutto il territorio.
Orario: Lunedi - Domenica: 08:30 - 17:00 (16 Settembre - 15 Aprile), Lunedi - Domenica: 08:30 - 19:30 (16 Aprile - 15 Settembre)
Da programma avremmo dovuto visitare Lady’s Mile Beach ma a causa del forte vento abbiamo ripiegato su Kourion Beach, che, probabilmente a causa del tempo, non ci ha particolarmente colpiti.
Giorno 4: Caledonia e Pouziaris Natural trail (Caledonia Waterfall), Omodos, Monastero di Kykkos, Pafos
La giornata inizia di buon mattino, ci aspettano un po’ di kilometri prima di arrivare ad una delle escursioni più attese della vacanza: vogliamo arrivare presto per non trovare il percorso affollato. Il programma è di percorrere il Caledonia Waterfall Trail in salita e seguire parte del Pouziaris Nature Trail in discesa, un percorso ad anello di 8km. Il Caledonia Waterfall trail è lungo 3 km, con circa 400 m di dislivello ed è percorribile anche in estate poiché ombreggiato. Inizia 1 km a valle di Troodos Centro e termina appena fuori Platres. Il sentiero si snoda tra i fitti boschi in una valle seguendo il torrente Kyros, con attraversamento su pietre e ponticelli di legno, e in alcuni tratti è piuttosto ripido. I boschi che attraversa presentano una vegetazione molto varia con pini neri e Mentha cyproca e sono popolati da molti piccoli uccelli. A metà percorso la Caledonia Waterfall che si getta da un precipizio alto 15 m. Il Pouziaris Nature Trail – almeno la parte percorsa – è un sentiero che scende tra le montagne, esposto e poco riparato dal sole – la vegetazione è rada e bruciacchiata dal sole – ma regala una vista spettacolare su tutta la vallata.
Tips for Trips: per quasi tutto il percorso internet non prende, vi consiglio di scaricare una mappa GPS. Per i miei percorsi utilizzo spesso Wikiloc.
Per pranzo facciamo una sosta a Omodos, tradizionale borgo tra i Monti Troodos, considerato la capitale del vino di Cipro. Il villaggio si è sviluppato attorno al complesso del monastero di Timios Stravros e alla sua piazza su cui si affacciano taverne e negozi di souvenir. Il centro storico è stato ristrutturato perfettamente e le antiche case di pietra oggi ospitano negozietti con prodotti artigianali. È un posto piacevole dove trascorrere qualche ora facendo una passeggiata o pranzando in qualche taverna locale.
Passando per i Monti Trodos non si può non fare tappa al Monastero di Kykkos. Si trova ad una altitudine di 1318 e la strada per arrivarci è lunga e tortuosa ma ne vale assolutamente la pena. Gli edifici del complesso monastico, risalgono a epoche diverse. Al Centro il tempio, attorno ad esso varie sezioni dell’abbazia. Al piano superiore la biblioteca e le celle dei monaci. A fianco del tempio un ampio cortile lastricato con un pozzo. Più avanti le scale portano al piano inferiore con un altro cortile aperto con un grande pozzo al centro e un negozio con i prodotti del monastero, noi abbiamo comprato una Zivania ambrata squisita. Proprio di fronte al negozio c’è un enorme mosaico della Vergine Maria. A fianco la chiesa del monastero. L’interno lascia senza parole per le sue decorazioni e la luce che emana. È a forma di L ed è costituita da due diverse chiese: la prima in forma basilicale allungata, la seconda in croce greca centrata.
Orario: Da Novembre a Maggio: 10:00 - 16:00; da Giugno a Ottobre: 10:00 - 18:00
Finiamo la giornata a Pafos, che ci ospiterà per le prossime tre notti. Kato Pafos (Pafos inferiore) è il centro turistico con un lungomare vivo, affollato di bar, taverne e negozi e ornato di palme. Ktima (Pafos superiore) è il centro storico, brulica di localini intermezzati da edifici coloniali e fontane illuminate.
Giorno 5: Blue Lagoon e Bagni di Afrodite
Giornata dedicata alla parte nord della penisola di Akamas con la sua meravigliosa Blue Lagoon, altra tappa assolutamente da non perdere. La penisola è un grande sperone di rocce costiere intervallate da insenature sabbiose con un mare limpido, trasparente e dalle tante sfumare dal turchese al blu intenso. All’ingresso del parco si trovano i Bagni di Afrodite. Come si può immaginare dal nome, si dice che in questo luogo venisse a bagnarsi Afrodite. La fonte ci ha lasciati molto delusi, visto che si tratta di una piccola pozza con l’acqua che sgorga da una roccia dentro una grotta infestata da piccioni e cacche. La zona da qui in avanti è una riserva naturale protetta, le strade sono sterrate e piene di buche, a tratti molto ripide ed esposte. Il consiglio è di non avventurarsi con la propria macchina ma di parcheggiarla all’ingresso del parco ed utilizzare le Jeep navetta che fanno spola all’interno della riserva o noleggiare un quad. Noi optiamo per la seconda soluzione e affittiamo un Buggy, per essere liberi di girare tra le bellezze della natura incontaminata e selvaggia, oltre che tra le tante calette. Trascorriamo così la giornata sfrecciando alla scoperta della penisola. Tappa obbligata è la Blue Lagoon – degna della sua fama – è una piccola caletta di sabbia con l’acqua bassa e cristallina.
Al ritorno verso Pafos ci fermiamo all’Aphrodite’s Rock Microbrewery, un pub in stile inglese nascosto in mezzo agli alberi di una fresca valle che offre birre artigianali e sidri prodotti da una famiglia inglese. Purtroppo siamo arrivati tardi e stavano per chiudere ma i proprietari, gentilissimi, ci hanno fatto sedere per il tempo di una degustazione mentre mettevano via tutto.
Orario: Lunedì: 12:00 – 18:00 pm; Martedì e Marcoledì: 12:00 – 18:00 pm; Venerdì e Sabato: 12:00 – 22:00 pm; Sunday | 12:00 – 17:00 pm
Giorno 6: Avakas Gorge Nature trail, Lara beach, Adonis Bath Waterfalls
Seconda giornata dedicata al Parco naturale della penisola di Akamas, visitiamo la parte sud.
Cominciamo con una escursione di 3 km in mezzo alla natura che, risalendo il torrente, ci porta ad attraversare l’Avakas Gorge. Il percorso è di media difficoltà e si snoda tra alberi, oleandri e rocce fino ad attraversare le gole. La natura è fitta e l’aria è leggera. Per arrivare all’ingresso delle gole si prende una strada sterrata (percorribile anche senza jeep) per circa 2 km.
In alto su un promontorio, domina la costa un vecchio castello, Viklari (The Last Castle), oggi diventato agriturismo. La vista è indiscutibilmente tra le migliori di Cipro. Si mangia all’ombra di un vigneto in grandi tavoli di pietra e offre pranzo a menù fisso con scelta tra pollo, maiale oppure misto alla brace e contorno di patate (giganti) e insalata greca.
Tornando sulla strada sterrata principale percorrendo il litorale del parco si arriva a Lara Beach, una spettacolare baia, fatto di acque cristalline e trasparenti, circondato di basse colline puntellate di macchia mediterranea. Lara Beach è famosa perché è il luogo di riproduzione di due rare specie di tartaruga, la caretta-caretta e la tartaruga verde. Quasi tutto il litorale è un luogo protetto, quindi non è possibile piantare ombrelloni o mettere lettini, accendere fuochi o restare per la notte.
Ritornando verso Pafos facciamo una deviazione per visitare i Bagni di Adone. Per arrivarci la strada è dissestata ma anche questa fattibile con qualsiasi auto. Il posto è un parco a tema un po’ fatiscente pieno di statue kitch e giganti e con un museo all’ingresso che sembra una vecchia casa. All’interno due pozze di acqua sorgiva (fredde e poco curate) ma ci si può lanciare con la liana da un albero a fare un po’ di tuffi. Divertente sicuramente, ma non è una tappa imperdibile.
Orario: tutti i gironi dalle 9:00 alle 20:00
Giorno 7: Nea Pafos, Tomba dei Re, Petrou de Romiou (la spiaggia di Afrodite), Nicosia
A Pafos è imprescindibile la visita agli scavi di Nea Pafos. Una parte dei monumenti storici è custodita all’interno di un’area di scavi ben definita e accessibile acquistando un biglietto d’ingresso. Altri punti d’interesse sono dislocati all’interno del centro abitato e visitabili gratuitamente.
Tips for Trips: Vi sarà utile la mappa che riceverete presso la biglietteria, all’ingresso del sito, che tratteggia un perimetro che ingloba anche i monumenti che si trovano all’esterno del sito ma all’interno di Kato Paphos.
L’ingresso del sito archeologico di Nea Papos si trova proprio in corrispondenza dell’inizio del porto situato prima della fortezza. La zona archeologica è vastissima e si possono ammirare, oltre all’agorà e al teatro romano, una serie di mosaici conservati nei resti di quelle che erano le case nobiliari in cui originariamente si trovavano: dalla Casa di Dioniso alla Casa di Aion, fino alla Casa di Teseo e a quella di Orfeo.
Orario: tutti i giorni dalle 8:00 alle 17:00 (novembre-marzo), dalle 8:00 alle 18:00 (aprile-maggio, settembre-ottobre), 8:00-19:30 (giugno-agosto).
Fuori dal sito, risalendo verso il centro si trova l’accesso all’area sacra della chiesa di Agia Kyriaki e ai resti della Panagia Chrysopolitissa, mentre una breve passeggiata conduce alla chiesetta ipogea dedicata ad Agia Solomoni, riconoscibile dal grande albero all’ingresso adornato di centinaia di fazzoletti e stracci lasciati dai fedeli in cerca di una grazia.
Continuiamo la giornata con la visita alla Tombe dei Re, a mio parere il sito archeologico più bello di Cipro. Questa necropoli chiamata simbolicamente Tombe dei Re per la magnificenza dei sepolcri che ospita, è stata utilizzata per la sepoltura dei defunti durante il periodo Ellenistico e quello Tolemaico. Le tombe erano strutture molto elaborate con cortile, peristilio e colonne e ancora oggi si può immaginare la loro grandezza. Gli ipogei di quest’area furono scavati a partire dal III secolo a.C. e sono situati in una zona fatta di piccole scarpate e scogliere rocciose, detta paleokastro (città antica).
Orario: Lunedi - Domenica: 08:30 - 17:00 (16 Settembre - 15 Aprile), Lunedi - Domenica: 08:30 - 19:30 (16 Aprile - 15 Settembre)
Ci rimettiamo in macchina e partiamo in direzione di Nicosia sud, ci aspetta lo spostamento più lungo.
Sulla strada tra Pafos e Limassol, ci fermiamo in una delle spiagge più famose di Cipro: Petrou de Romiou (la spiaggia di Afrodite). La spiaggia è facilissima da trovare perché si trova a ridosso dalla statale che passa alle spalle del mare. Sulla destra si trova un’area parcheggio con un bar e un sottopassaggio che permette di arrivare alla spiaggia senza attraversare a piedi la statale. È considerata la spiaggia degli innamorati, infatti la riva è piena di cuori costruiti con le pietre della spiaggia e le inziali degli innamorati. Secondo la tradizione questo fu il luogo dove la dea Afrodite nacque dalle acque e proprio grazie a questa leggenda Cipro viene spesso definita “l’isola di Afrodite”. Il nome della località, che letteralmente si chiama “Pietre di Romios” deriva da un’altra leggenda secondo cui un eroe popolare, Dhiyenis Akritas detto Romios, per cacciare i pirati dalle coste dell’isola, avrebbe scagliato alcune enormi rocce contro le navi degli invasori. Ecco quindi spiegati i suggestivi faraglioni che si trovano a poca distanza dalla riva.
Giorno 8: Nicosia
Giornata dedicata alla scoperta del centro storico di Nicosia. Nicosia, (nell’antichità Ledra) è la capitale dell’isola, sia della Repubblica di Cipro, la parte greca, sia della Repubblica turca di Cipro, la parte turca. È l’ultima città divisa da un muro: la chiamano Linea Verde ma è una divisione netta, richiede la presenza di militari e la necessità di mostrare i documenti d’identità per passare il confine. Seguendo la green line fatta di bidoni di benzina, sacchi di sabbia e filo spinato ci si imbatte in vie che non portano da nessuna parte, delimitate da barricate abbandonate da decenni, fiancheggiate da case decadenti tagliate a metà e portoni chiusi da famiglie che pensavano di tornare di lì a poco e invece sono 50 anni che non vengono riaperte.
Cominciamo il giro da Lefkosia, la parte Turca. Ci rechiamo di buon mattino al checkpoint di Ledra street, per essere sicuri di non trovare coda per attraversarlo. Il passaggio è velocissimo, il controllo dei passaporti avviene da entrambe le postazioni ma risulta evidente che, almeno per i turisti, è solo una formalità. Attraversata la dogana ci si sente catapultati in un altro mondo la città sembra fatiscente e a tratti abbandonata. Ma spostandosi dalle vie vicinissime al confine si scoprono dei luoghi bellissimi, antichi portoni lungo viuzze strette, le bellissime icone delle chiese e gli alti minareti. Percorriamo le strade che ci portano alla Moschea di Selimye e Haydarpass, il caravanserraglio di Kumarilar Hani, la chiesa armena e i Bastioni Roccas e Mula. Una nota particolare al Buyuk Han, un caravanserraglio bellissimo costruito dagli ottomani nel 1572 che serviva come luogo di riposo e ristoro per mercanti e viandanti. Oggi ospita laboratori artigianali e qualche ristorante dove poter pranzare nel cortile interno circondati da una atmosfera allegra e speziata.
Dopo pranzo attraversiamo ancora la dogana e ritorniamo alla parte greca. Ripercorriamo Ledra street che d’estate viene coperta da teloni agganciati agli edifici sui due lati della via per creare una zona d’ombra per ripararsi dal caldo. Passeggiamo tra le mura di Nicosia, a partire dal Bastione D’Avilla e le Mura Veneziane, il quartiere e la Chiesa di Chrysaliniotissa, la Chiesa affrescata di Agios Ioannis, la moschea e la casa museo di Hatzigeorgakis Kornesios.
Giorno 9: Castello St. Hilarion, Kyrenia, Abbazia di Bellapais, Dipkarpaz
Attraversiamo il confine per la seconda volta, ma in macchina. Ci svegliamo presto così da aver tempo in caso di imprevisti. Arrivati in dogano acquistiamo l’assicurazione aggiuntiva per la macchina per i giorni in cui staremo nella Repubblica turca di Cipro. Anche qui i controlli sembrano più una formalità.
Tips for Trips: l’assicurazione si acquista in una guardiola separata rispetto a quella dove effettuano il controllo dei passaporti. Se siete in coda potete scendere ed andare ad acquistare l’assicurazione prima dei controlli. In caso contrario vi tratterranno il passaporto e vi faranno accostare in degli appositi spazi di sosta. Una volta mostrata l’assicurazione vi ridaranno indietro il passaporto. ATTENZIONE: al confine accettano solo pagamenti in contanti, assicuratevi di avere l’importo necessario per pagare l’assicurazione.
La prima tappa nella parte nord è il Castello di Sant’Ilarione, ci lascia senza parole. Sant’Ilarione era originariamente un monastero, il cui nome proveniva da un monaco che presumibilmente aveva scelto il luogo, dove erano stati costruiti nel X secolo un monastero ed una chiesa, come suo eremo. Il castello è diviso in tre sezioni tutte collegate da ripide scale. Quelle media e bassa erano adibite a servizi, mentre quella superiore ospitava la famiglia reale. Nell’ala inferiore erano collocate le stalle e gli alloggi per i soldati. La torre del principe Giovanni si trova su una scogliera sopra il castello mentre la chiesa è nell’ala di mezzo. L’ala superiore era riservata ai reali e vi si può accedere attraverso un passaggio ad arco ben preservato. Lungo le mura occidentali, si gode di una vista mozzafiato di Cipro e dalla finestra della regina, si scorge la città di Girne. Per arrivare qui serve attraversare una strada militare che in estate chiude abbastanza presto al tramonto. L’ultimo ingresso è alle 17, quindi fate attenzione a non arrivare troppo tardi e magari cercate di visitare il castello al mattino (in estate apre alle 9), anche per evitare le ore troppo calde viste le salite da affrontare.
Orari: Da aprile a ottobre 9.00 – 18.00, ultimo ingresso: 17.00 Da novembre a marzo 9.00 – 16.30, ultimo ingresso: 15.30
Per pranzo ci dirigiamo a Girne, la città più grande di questa zona di Cipro Nord. Il centro storico è raccolto intorno alla baia e al porto vecchio della città, costruito in epoca medievale e dominato dalla fortezza militare. Inoltre il litorale di Girne è ricco di ristorantini dove è possibile gustare il pesce appena pescato.
Proseguendo lungo la strada principale, ritornando verso l’entroterra, arriviamo a Bellapais, un piccolo villaggio famoso per la sua splendida abbazia. L’Abbazia di Bellapais è in stile gotico, fatto di imponenti archi e una grande terrazza che si affaccia sul mediterraneo. La visita non richiede molto tempo ma è un piccolo gioiello da visitare assolutamente. È stata definita la chiesa gotica più interessante del Medio Oriente.
Orari: Da giugno a settembre 9.00 – 18.00; Da ottobre a maggio 9.00 – 16.00
Ci rimettiamo in macchina e ci spingiamo fino alla selvaggia Penisola di Karpaz. Il posto che ci ospiterà per due notti è un piccolo albergo di legno a ridosso della spiaggia dove l’unico rumore è quello del mare e le stelle sono così brillanti che ti sembra di vederle per la prima volta. Passiamo la serata in riva al mare sorseggiando Zivania.
Giorno 10: Penisola di Karpaz, Golden beach, Sea Bird beach, Capo dell’Apostolo Andrea, Agia Filon
Giornata alla scoperta della penisola. La mattina è dedicata alla meravigliosa Golden Beach, una distesa di sabbia dorata con alle spalle alte dune bianche, macchia mediterranea di lentisco secolare e ginepri giganti. La spiaggia è raggiungibile in auto attraverso il parco naturale protetto con tamarici, ulivi selvatici, pecore ed asini – un po’ invadenti ma amichevoli e simpatici – liberi nelle campagne.
Pranziamo in un piccolo bar in cima ad una collina con vista su tutta la costa e continuiamo il nostro giro per le calette verso est. Da programma è prevista una sosta al Monastero dell’apostolo Andrea ma lo troviamo invaso dai turisti quindi lo guardiamo da lontano e proseguiamo. Da non perdere invece la Sea Bird beach, una caletta con l’acqua cristallina e fresca dove trascorrere qualche ora di relax.
Raggiungiamo poi la punta più orientale di Cipro il Capo dell’Apostolo Andrea (in greco Ακρωτήριο Αποστόλου Ανδρέα, in turco Zafer Burnu, “Capo della Vittoria”). Da qui è possibile scorgere gli isolotti rocciosi conosciuti con il nome te Kleides. Poco prima della punta estrema, sulla destra, da una strada sterrata è possibile raggiungere a piedi la cima di un promontorio dove sventolano le bandiere turche e dalla quale si può godere di un panorama immenso su tutta la costa.
Al tramonto ci spostiamo dal lato opposto della penisola. All’altezza del borgo di Dipkarpaz, svoltiamo a sinistra verso Agia Filon e la sua splendida baia: il luogo è selvaggio, con poche palme, un ristorante e le rovine di una chiesa in riva al mare. Qui l’acqua ha un colore intenso e mille sfumature.
Giorno 11: Salamina ruins, Famagasta e Aya Napa
Lasciamo la penisola di Karpaz e ci apprestiamo a visitare due delle tappe più famose della parte nord.
Salamina, sito archeologico molto suggestivo è una delle località turistiche più famose della Repubblica Turca di Cipro. Nel corso dei secoli fu dapprima greca, poi assira, persiana, tolemaica e infine romana. Il periodo di maggior splendore coincise proprio con la dominazione romana: il Gymnasium, il Tempio di Zeus, il Teatro di Augusto, le Terme e una Villa raccontano lo sfarzo e la ricchezza in cui la città visse dal I al VI secolo d. C.
Arriviamo poi a Famagosta (la città fantasma), un’altra tappa imperdibile. Avendo poco tempo a disposizione ci concentriamo sulla visita della Cittadella, una fortificazione di origini lusignane, a cui si accede dalla porta di Terra. Arrivati sulla piazza principale pedonalizzata visitiamo la cattedrale di San Nicola, oggi moschea di Lala Mustafa Pasi. Sul lato opposto della chiesa si trovano le arcate e le colonne di sostegno di quello che fu il Palazzo del Provveditore. Di fronte ci sono le suggestive rovine della chiesa di San Francesco. Poco più avanti s’incontra la bellissima chiesa dei Santi Pietro e Paolo, oggi moschea di Sinan Pasa. La grandiosa chiesa bizantina di San Giorgio dei Greci di cui sono rimaste soltanto l’enorme abside, una parete laterale e una parte di quello che era l’ingresso della chiesa. Infine sulla torre di Otello e sui bastioni che circondano il centro storico ad osservare prati, orti e strade da cui spuntano le rovine di decine di chiese bizantine.
Ci rimettiamo in macchina e ci lasciamo alle spalle la Repubblica turca di Cipro con la consapevolezza di non aver dedicato abbastanza tempo alla scoperta di questa parte dell’isola, dalla natura controversa, ma con un fascino selvaggio e una bellezza antica che ci ha colpito nel profondo. Attraversiamo per l’ultima volta il confine e questa volta ci fanno qualche domanda in più, controllano il bagagliaio, ma in pochi minuti siamo tornati nella Repubblica democratica di Cirpo.
Arrivati a destinazione Aya Napa ci accoglie con luci sfavillanti, musica ad alto volume e un centro pieno di locali kitsch. Il contrasto tra le due zone è forte e ancora una volta sembra di aver cambiato mondo. Ma, centro città a parte, è la costa di questa parte dell’isola che ci interessa, ci dedichiamo al relax e al mare.
Giorno 12: Gliki Nero Beach, Bridge of lovers, Ammos Kambouri Beach, Limnara Beach
La mattina ci concediamo un po’ di relax alla Glyki Nero beach, ad un chilometro ad est di Aya Napa. Il suo nome che in greco significa “acqua dolce” e deriva dal fatto che un tempo si trovava una sorgente di acqua dolce che sgorgava dalle rocce ai margini del suo litorale. È una spiaggia ben attrezzata e con la possibilità di divertirsi con molti sport d’acqua. Sulla cima della collina si trovano molti ristoranti e tipiche taverne. Abbiamo scelto questa spiaggia perché ottimo punto di partenza per una camminata lungo un percorso ben tracciato attraverso le favolose coste del parco di capo greco.
Tips for Tips: tutte le spiagge sono attrezzate dal comune e si affittano ombrellone e due sdraio ad un prezzo bloccato di 7 euro per tutto il giorno.
Dopo pranzo ci incamminiamo attraverso le coste del parco. Ci fermiamo al Bridge of Lovers per qualche foto.
Attraversiamo il Wooden Bridge with locks, più perché di strada che per la sua bellezza. Ci concediamo un bagno e beviamo qualcosa di fresco all’Ammos Kambouri beach. Infine un po’ di relax sulla Limnara Beach prima di ripetere il percorso a ritroso sui nostri passi. Dopo questa prima giornata le nostre aspettative sul parco non sono di certo rimaste deluse, la costa è affascinante e il mare cristallino.
Giorno 13: Spiaggia di Nissi e Macronissi beach
Ci concentriamo sulla costa ovest visitando le famose spiagge di Nissi e Makronissi.
La Spiaggia di Nissi è incastrata in una bellissima baia ed è considerata una delle più belle spiagge della Repubblica democratica di Cipro. Un piccolo paradiso di soffice sabbia bianca, bagnato da un mare trasparente e cristallino che passa dall’azzurro al turchese fino al blu brillante con fondali sabbiosi. Tutto intorno un ambiente quasi esotico con palme, circondato da verdi montagne che si uniscono a scogliere marine ed un piccolo isolotto sospeso nel mare che si può raggiungere con una brevissima camminata in acqua. Durante le giornate di bassa marea questo percorso sommerso emerge dividendo il mare in due. La spiaggia è meta di tantissimi turisti, meglio arrivare la mattina presto per godersi l’acqua limpida e un po’ di calma prima dell’arrivo del turismo di massa. La spiaggia è molto ben attrezzata e sul litorale ci sono tantissimi ristoranti, taverne e locali dove mangiare. Al pomeriggio la spiaggia si anima, si balla in riva al mare e (ahimè) partono gli schiuma party.
Ancora più a est la Spiaggia di Makronissos, decisamente più tranquilla ma altrettanto bella. Inoltre per chi ha voglia di esplorare ci sono molto sentieri che dalla spiaggia principale portano ad altre piccole spiaggette. C’è anche una piccola laguna che si è formata e che si mescola in un piccolo spazio col mare. Seguendo le indicazioni arriverete alle antiche tombe sul mare.
Giorno 14: Konnos beach, Cyclops cave, Laguna blu, Capo greco, Sea caves
Nella zona nord Parco Nazionale della Foresta di Cape Greco c’è una delle più belle spiagge di Cipro la Konnos Bay. La spiaggia è racchiusa in una bellissima baia con alle spalle montagne rocciose che regalano uno scenario dall’alto veramente da lasciare senza fiato. Un litorale di sabbia bianca con riflessi argento per via delle sue origini vulcaniche, bagnato da un mare dal colore turchese intenso con acque pulite e cristalline.
Da qui partono una serie di percorsi naturali che, attraverso la costa frastagliata ricca di baie, portano fino alla grotta dei Ciclopi.
Nel pomeriggio attraversiamo il cuore del parco e ci spingiamo fino a Capo greco, percorriamo i sentieri sterrati dove si trovano una moltitudine di fiori, piante e vegetali rari e si possono scorgere volpi, lepri e ricci e ci affacciamo sulle alte coste rocciose del parco. Infine facciamo tappa alle Sea Caves, uno spettacolo della natura senza eguali, rimaniamo estasiati.
Giorno 15: Partenza
Il nostro aereo parte nel pomeriggio per cui passiamo il tempo che ci rimane a zonzo per capo greco, e la sua spettacolare natura, e dopo un ultimo pranzo vista mare ci dirigiamo in aeroporto. Il sapore di Cipro ci accompagnerà ancora per un pò…
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Last Updated on 29 Gennaio 2025