Quando si parla di Parigi si pensa subito alla ROMANTICA Ville Lumière, con i suoi boulevard alberati e i caffè accoglienti. Ma per me Parigi è sempre stata molto di più di una semplice “città dell’amore”. Da sempre sono stata affascinata da questa città e già attraverso le tele degli artisti più famosi ho sognato di percorrere le stesse strade illuminate dai raggi del sole e intrappolare la magia del cielo parigino. Grazie ad una esperienza di lavoro ho avuto la fortuna di “frequentarla” per circa 4 mesi e non ha deluso le mie aspettative.
Guardando il cielo di Parigi, non si può fare a meno di pensare agli affascinanti dipinti di Monet e Renoir. Le sfumature di azzurro e rosa dipinte con pennellate leggere, i riflessi dorati che si riflettono sulle nuvole come se fossero una tavolozza di colori in movimento, tutto ciò rende l’atmosfera parigina un’esperienza quasi pittorica.
Poi ci sono i tetti di Parigi, come una scena di un dipinto di Pissarro o Degas. Le loro linee armoniose si stagliano contro il cielo, creando un profilo unico che fonde passato e presente. Le tegole dai toni caldi, i camini che si ergono con un’aura di storia e i lucernari che si aprono come finestre sul passato, tutto ciò contribuisce a creare un paesaggio urbano affascinante e senza tempo.
Insieme, il cielo di Parigi e i suoi tetti, sembrano narrare una storia di luce e colore, una storia che ha ispirato e continua a ispirare gli artisti di tutto il mondo.
Questa città va ben oltre le stereotipate immagini di innamorati lungo la Senna: è un’armonia di suoni, colori e culture che si fondono in una sinfonia di esperienze indimenticabili. Parigi è la melodia di un accordeon nei vicoli di Montmartre, il pennello che dipinge i giardini di Versailles e le luci scintillanti della Tour Eiffel che danzano nel buio.
Un viaggio a Parigi non si dimentica e io non vedevo l’ora di portarci Paolino. Preparatevi a immergervi nell’arte, nella cultura e nella magia di Parigi. Bienvenue dans la Ville Lumière!
TipsforTrips: per muoverci a Parigi abbiamo utilizzato la Paris Visite, un pass che permette di viaggiare illimitatamente sulla rete dei trasporti pubblici di Parigi. Il pass è valido per 1, 2, 3 o 5 giorni consecutivi ed valido per le zone 1-3 oppure 1-5 – Disneyland ® Paris (zona 5), Il castello di Versailles (zona 4), gli aeroporti Charles de Gaulle (zona 5) e Orly (zona 4) -. A seconda delle zone scelte vi consente di viaggiare sulle linee di metropolitana, sulle linee del RER (RATP e SNCF), sulle linee di autobus dell’Île-de-France (RATP e OPTILE) eccetto quelle delle reti Jetbus, Allobus Roissy CDG, dei circuiti turistici e le navette di Air France, sulla linea Orlyval (che collega l’aeroporto di Orly alla RER B) e sulla funicolare di Montmartre. Il pass può essere acquistato on-line con una maggiorazione tariffaria del 7% – l’originale viene spedito al domicilio o direttamente in Hotel – oppure presso gli sportelli automatici negli aeroporti, nelle stazioni metro e nelle RER. Il Pass Paris Visite è valido dal primo giorno di utilizzo (e non dal giorno di acquisto), viene conteggiata una giornata intera, qualunque sia l’ora di inizio di utilizzo.
Giorno 1:
Marais
Cominciamo la nostra visita di Parigi dal Marais. A metà fra tradizione e modernità, mescola le sue radici ebraiche e la sua vocazione gay-friendly, diventando una delle zona più multiculturali di Parigi.
Partiamo dalla storica Place de la Bastille, simbolo di rivoluzione e cambiamento. Oggi, la piazza è animata da caffè e negozi trendy, ma si respira ancora l’atmosfera del passato. Al centro della piazza spicca la Colonna di Luglio, Colonne de Juillet, eretta in memoria dei martiri delle rivoluzioni del 1830 e del 1848, con in cima la statua in bronzo dorato del Genio della Libertà, Génie de la Liberté, opera di Dumont.
Ci addentriamo tra il reticolo di strade del quartiere fino a sbucare a Place des Vosges, una delle piazze più belle di Parigi e la più antica. Al centro della pizza un bellissimo giardino e circondata da bellissimi palazzi d’epoca arricchiti da portici tutt’intorno caratterizzati da negozi d’antiquariato, gallerie d’arte e qualche cafè.
Attraversiamo Rue des Rosiers, una delle vie più pittoresche del Marais. Negli anni ’60 ha subito un grosso restauro che ne ha riportato alla luce tutto il fascino e la bellezza, il quartiere ha quindi cominciato e ripopolarsi dando vita a una comunità vivace e ricca di cultura. Qui il contrasto tra tradizione e modernità è evidente: agli “assi” del falafel si alternano caffè alla moda, alle macellerie kosher i negozi vintage. Passeggiare per questa via regala un’esperienza sensoriale unica.
A confermare l’indole spiccatamente culturale e moderna di questo quartiere ci pensa il maestoso Centre Pompidou. Progettato dall’italiano Renzo Piano e dall’inglese Richard Rogers è una struttura avveniristica di grande impatto visivo decisamente in contrasto con il contesto storico urbano in cui è inserito. Questo immenso edificio è interamente dedicato all’arte moderna e contemporanea europea dove le opere più famose del Surrealismo, della Pop Art e del Minimalismo si mescolano ai capolavori di Picasso e alle opere dell’Espressionismo.
TipsforTrips: Alla sera, salendo fino all’ultimo piano, si ha una vista splendida su tutta Parigi: la visuale si estende dalla Torre Eiffel fino al bianchissimo Sacré-Cœur.
Proprio accanto la Igor Stravinsky Square aggiunge ancora un pizzico di eccentricità al posto. Al centro si trova la stravagante Fontaine des Automates, una bellissima fontana realizzata nel 1983 utilizzando originali sculture in alluminio che si muovono grazie alla potenza dei getti d’acqua. Il contrapporsi delle forme e dei colori della fontana e la maestosità dei palazzi che la circondano lo rendono un luogo colorato e bizzarro.
Quartiere Latino
Nel pomeriggio ci spostiamo nel quartiere Latino, uno degli angoli più pittoreschi di Parigi. Frequentata soprattutto da studenti e letterati mescola il sapore vintage di cinema, caffè e locali jazz alle nuove tendenze provenienti da tutto il mondo.
Partiamo dal famosissimo Boulevard Saint-Michel caratterizzata dalla Fontaine Saint-Michel, una imponente statua di bronzo di San Michele. Sulla destra ci incamminiamo lungo Rue de la Huchette una delle strade più antiche ma turistiche e movimentate della Rive Gauche, che risale al 1200. La sera si anima di movida tra taverne, bar, locali e teatri.
Continuiamo fino a Rue de la Bucheriea, in particolare al numero 37 per scoprire un piccolo gioiello sulla rive gauche: la libreria Shakespeare and Company. La prima libreria fu aperta da Sylvia Beach nel 1919 al numero 8 di rue Dupuytren per poi essere trasferita nel 1921 al 12 di rue de l’Odéon, dove rimase fino al 1941, anno in cui venne chiusa a causa dell’occupazione tedesca di Parigi e non venne più riaperta. Negli anni venti divenne luogo di incontro per scrittori come Ezra Pound, Ernest Hemingway, James Joyce e Ford Madox Ford Nel 1951, un’altra libreria venne aperta da George Withman, nell’attuale sede, con il nome di Le Mistral e, alla morte di Sylvia Beach nel 1964, venne cambiato in suo onore in “Shakespeare and Company”. Negli anni Cinquanta la libreria fu la base per molti degli scrittori della Beat Generation come Allen Ginsberg, Gregory Corso e William Burroughs. La libreria funge sia come negozio di libri, sia come sala da lettura. All’interno si respira ancora lo spirito di tutto ciò che è stato e di tutti i “trumbleweed” che vi sono passati, un luogo fatto di storie e ideali.
Orari: Dal lunedì al sabato: dalle 10:00 alle 20:00.
Tappa immancabile è il Pantheon, un capolavoro di architettura neoclassica nonché uno dei monumenti più emblematici della capitale. Eretto come chiesa cattolica dedicata a Sainte-Geneviève durante la Rivoluzione francese l’edificio fu privato delle sue funzioni religiose e divenne un mausoleo laico per i “grands hommes de l’époque de la liberté française”. Oggi custodisce i resti di personaggi come Victor Hugo, Rousseau e Voltaire.
Orari: dal 1° aprile al 30 settembre: dalle 10.00 alle 18.30; dal 1° ottobre al 31 marzo: dalle 10.00 alle 18.00. Chiusura: 1° gennaio, 1° maggio e 25 dicembre.
Non ci facciamo mancare una pausa rilassante al Jardin du Luxembourg, che circondano l’omonimo e magnifico Palazzo del Lussemburgo. Il giardino oltre a presentare bellissimi viali fioriti è ricco di statue e monumenti come la celebre Fontana dei Medici, la Statua della Libertà realizzata da Frédéric Bartholdi, il busto di Charles Baudelaire, la statua di Beethoven e la Fontana dell’Osservatorio.
Concludiamo la giornata a Rue Mouffetard. Questa stradina lunga e acciottolata è sicuramente una delle più autentiche di Parigi e dalla storia antica: in epoca romana era il collegamento tra Parigi e Roma. Qui passeggiamo fra boulangerie, fromagerie ed enoteche, caffè sempre affollati, negozi di vinili, librerie e negozietti vintage. L’atmosfera ti accoglie e ti ospita piacevolmente.
Giorno 2:
Cimitero del Père-Lachaise
Dedichiamo l’intera mattina al Cimitero del Père-Lachaise. Situato nel XX arrondissement di Parigi, é uno dei più grandi cimiteri di Parigi, ma anche uno dei più famosi al mondo. Sebbene quando fu’ costruito – nel 1804 – era snobbato dai parigini che non volevano seppellire i propri cari lontano dalla città oggi è invece luogo di sepoltura di molti personaggi illustri, artisti, scrittori e musicisti, rendendolo un sito carico di storia e cultura.
Una delle caratteristiche più affascinanti del Père-Lachaise è la sua architettura sepolcrale unica che lo rende un luogo molto suggestivo dove passeggiare: possiede un fascino eclettico e suggestivo in stile gotico grazie alle sue grandiose sculture ottocentesche, gli alberi secolari dall’aria sinistra, le tombe e i mausolei imponenti e ricoperte di muschio e vegetazione, aspetti che contribuiscono a co